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Crossing – Intervista a Enrico Cipollini
Si intitola “Crossing” l’ultimo disco di Enrico Cipollini (accompagnato in studio dalla band The Skyhorses), uscito lo scorso luglio, a 4 anni di distanza dal suo esordio come solista con “Stubborn Will”.
“Crossing” è uno di quei dischi che è un piacere ascoltare. Un disco poetico, malinconico e intimista in alcuni brani, più energico in altri, ma sempre evocativo. A partire dalla scelta del titolo. È un viaggio suggestivo, che si snoda lungo dodici tracce, attraverso strade polverose e incroci.
ART – Asylum, l’album e l’intervista
Li abbiamo scoperti qualche anno fa, in occasione dell’uscita del loro disco d’esordio “Planet Zero”. Li ritroviamo con piacere oggi, dopo la pubblicazione del secondo album “Asylum” e il recentissimo lancio del video del singolo “No Way Out” (piccola gemma di animazione 3D, firmata da Gokalp Gonen).
Stiamo parlando degli ART, band prog rock bolognese, formata da Enrico Lorenzini (tastiere), Denis Borgatti (voce e piano), Roberto Minozzi (chitarra), Diego Quarantotto (basso) e Ivano Zanotti (batteria). A loro si sono aggiunti con entusiasmo, proprio nella registrazione di “Asylum”, anche due ospiti di fama internazionale: Stef Burns (Alice Cooper, Huey Lewis and the News, Vasco Rossi) e Vince Pàstano (Vasco Rossi, Luca Carboni).
TRAUMA, il viaggio nel tempo dei Trauma
È uscito il 14 febbraio TRAUMA, il primo EP dei Trauma, edito dalla Seahorse Recordings.
TRAUMA è un EP di 4 brani composti tra l’autunno del 2018 e la primavera del 2019 e registrati in presa diretta al Teatro “Giuseppe Verdi” di Saludecio (RN) il 14 Aprile 2019.
TRAUMA è un viaggio a ritroso nel tempo, filtrato attraverso la lente dei ricordi personali. Un omaggio al rock indipendente pre-Nevermind e agli anni della caduta del Muro di Berlino, della disintegrazione dell’Unione Sovietica, della Guerra del Golfo, di Twin Peaks in prima serata su Canale 5, delle Converse All Star e i jeans strappati, delle feste di Halloween travestiti da Freddy Krueger, dell’iniziazione al sesso e alle droghe, delle scorribande in autostrada per andare a ballare allo Slego e al Velvet Perestrojka. Un’epoca lontana in cui non esistevano ancora internet e i cellulari, e la musica si ascoltava su vinile o musicassetta.
SCURO. Stefano Scuro presenta l‘EP omonimo, primo disco da solista
L’EP SCURO, uscito lo scorso 13 dicembre per l’etichetta Imusician, è il primo lavoro solista di Stefano Scuro, a.k.a. SCURO. L’EP è un lavoro che segue un unico filo conduttore. Un concept album sull’amore, i suoi dubbi, i suoi tormenti, un flusso di riflessioni sul rapporto tra le persone, dalla difficoltà di comunicare ai cambiamenti che le circostanze sviluppano nel tempo.
Il tempo, appunto. Un’opportunità. Qualcosa di prezioso da vivere sempre al meglio. Prendi tutto questo è gettalo nel mare. Un mare sonoro che rappresenta il background artistico dell’autore.
ABOUT THE WHITE – Behind the Light
Si intitola BEHIND THE LIGHT l’EP di ABOUT THE WHITE, in ristampa dal prossimo 21 novembre per la Seahorse Recordings.
Behind the light è composto da cinque brani inediti e una cover dei The Dandy Warhols/Rolling Stones. Le influenze della band sono spaziano dai Cure ai Joy Division passando per il grunge dei Pearl Jam e i Soundgarden.
Il brano di apertura è Chris, una lettera a cuore aperto a Chris Cornell, leader dei Soundgarden e degli Audioslave morto nel 2017. L’intera traccia è un chiaro richiamo al suono sporco della scena di Seattle dell’inizio degli anni 90.
Il mood aggressivo della band continua nella traccia successiva, Move, Don’t Move, con un suono distorto e un testo più ironico sulle relazioni d’amore.
Keep Standing Proud è l’unica canzone lenta dell’EP e ha un approccio più cupo sia nella musica che nel testo.
Leave è il primo singolo in cui la band torna a un sound più aggressivo e meno melodico, che lascia spazio a un testo più decadente che affronta il tema della perdita.
Dopo la doppia cover Bohemian Like You dei Dandy Warhols e Jumpin’ Jack Flash dei Rolling Stones, rivestita di una veste più alternativa, la traccia di chiusura è Insane/The End che dipinge perfettamente l’apatia e l’immobilità dell’essere umano.
L’EP unisce i punti di forza della line-up: dalla potente voce baritonale di Luca, alle linee pulsanti del basso di Stefano e le note sapienti della chitarra di Davide.
La line-up si completa dopo le registrazioni del disco con Giorgio Marini alla batteria.