Tag Archives: jazz
Crossroads 2021, una sfida in circostanze straordinarie
Una sfida in circostanze straordinarie: questa è l’edizione 2021 del festival Crossroads. La data iniziale è fissata per il 17 maggio, quella finale il 7 dicembre: quasi sette mesi di calendario nei quali saranno incastonati oltre 60 concerti che coinvolgeranno circa 400 artisti: gli abituali numeri da capogiro della gigantesca manifestazione itinerante che attraversa tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, facendo tappa in oltre venti comuni. Tutto ciò con la consapevolezza che si dovrà convivere con le limitazioni poste agli spettacoli dal vivo e agli spostamenti dalla situazione di emergenza sanitaria: si tratterà quindi di fare quanto possibile per andare in scena, ma non ci si dovrà sorprendere di fronte a cambiamenti di programma. Il festival comunicherà prontamente sui propri canali ogni eventuale rinvio di data.
Wood Tales, il nuovo album in solo del contrabbassista Jacopo Ferrazza
Si chiama Wood Tales, il nuovo album per solo contrabbasso di Jacopo Ferrazza, uscito il 5 febbraio scorso.
Interamente registrato lo scorso autunno durante la seconda ondata di Covid, Wood Tales è un progetto che rivela il proprio quid nella ricerca di un’indipendenza sonora e di un’identità ritmica, armonica e melodica, nonché timbrica, unicamente supportata dall’uso della voce e dell’archetto. È un dialogo a due, intimo e riservato, senza filtri o artifici, dove la premeditazione lascia spazio all’intuizione, all’istinto di cercare e scoprire ogni singola nota, sfruttando tutte le venature dello strumento.
Crossroads 2020: dal 28 febbraio al 9 giugno la XXI edizione del festival
Il jazz fa… 103: tanti sono gli anni trascorsi dalla prima registrazione discografica della musica che ha rinnovato il panorama sonoro del Novecento e tanti saranno i giorni della ventunesima edizione di Crossroads. Un festival itinerante extralarge nella durata (dal 28 febbraio al 9 giugno), nella geografia (diffuso in oltre venti comuni che coprono tutto il territorio dell’Emilia-Romagna), nei contenuti: saranno coinvolti oltre 500 artisti in più di 70 concerti capaci di cogliere le innumerevoli varietà estetiche del jazz, con orecchie ben aperte sugli influssi provenienti da altri generi.
Lost In The Supermarket, intervista al compositore e pianista Giovanni Ghizzani
È un esordio brillante quello del pianista e compositore Giovanni Ghizzani e dei musicisti che lo accompagnano nel progetto Lost In The Supermarket.
L’album omonimo della band, uscito lo scorso ottobre per l’etichetta Dodicilune, è una miscela di brani caratterizzati da elevata intensità emozionale e raffinate scelte armoniche, in cui l’evidente matrice del jazz contemporaneo strizza l’occhio a contaminazioni con altri generi, dal fusion al latin e al pop.
L’idea sottesa alle composizioni di Ghizzani è quella di utilizzare la voce come uno strumento a fiato, lasciandola libera di esprimersi e di improvvisare. Adeguatamente sostenuta da Kim Baiunco al basso, da Giuseppe Sardina alla batteria e, naturalmente, dalla sensibilità comunicativa del piano, la voce di Anaïs del Sordo riesce a colorare i brani di sfumature uniche, interpretando in modo intimo e personale i testi di cui, peraltro, è autrice.
Endless Tail, il nuovo album di Federica Colangelo
Si chiama Endless Tail, il nuovo album della pianista Federica Colangelo con il suo progetto Acquaphonica, uscito a ottobre per l’etichetta Folderol Records.
Dopo Private Enemy nel 2012 e Chiaroscuro del 2016, questo terzo album, registrato con una formazione tutta italiana, segna un cambiamento decisivo nel linguaggio compositivo e pianistico di Federica Colangelo. In Endless Tail, infatti, convergono influenze musicali che hanno radici in ambiti diversi e che sono maturate nel corso degli ultimi anni. Dopo un primo percorso di studi classici alla Royal School of Music of London, Federica Colangelo cambia decisamente registro, diplomandosi prima in pianoforte jazz nei Paesi Bassi e, successivamente, conseguendo il Master in Composizione Contemporanea, affrontando la musica dei compositori del ‘900 come Yves, Glass, Cage e Stravinsky. Ma la vera svolta nel percorso musicale avviene con lo studio della musica Carnatica, perfezionato anche con un periodo in India, dove la Colangelo ha iniziato a conoscerne le strutture ritmiche, l’approccio compositivo e improvvisativo.