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Il dream pop made in Bologna: intervista ai Dade City Days
Abbiamo sentito per la prima volta i Dade City Days al Covo Club di Bologna, dove hanno condiviso il palco con i Milburn, storica gloria del brit-pop. Ci hanno colpito i Dade City Days, con il loro mix di sonorità dream pop, shoegaze e new wave. Ci hanno affascinato con melodie capaci di evocare atmosfere sognanti e rarefatte, per poi trasformarsi in improvvise esplosioni di suono. Nata quattro anni fa, la band bolognese – formata da Andy Harsh (voce, chitarra, synth), Gea Birkin (basso e voce) e Michele Testi (batteria e drum machine) – ha all’attivo un debut album, “VHS”, e una lunga lista di live e collaborazioni. Abbiamo avuto il piacere di scambiarci due chiacchiere e questo è il risultato.
Milburn Reunion Tour: intervista a Joe Carnall
Sono passati più di dieci anni dall’uscita di “Well well well”, ma il pubblico non si è affatto dimenticato dei Milburn. Suscitando nel Regno Unito un’accoglienza che definire calda è un eufemismo, le quattro date di Sheffield sono andate sold out in pochi minuti. Ora la band britannica è impegnata nel tour europeo per celebrare l’anniversario del disco d’esordio e per presentare il primo, doppio singolo (“Midnight Control/Forming of a Fate”), dopo la reunion. Lo scorso 24 marzo i Milburn hanno cominciato il tour proprio da Bologna, con un’unica data italiana al Covo Club. Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere prima del concerto con Joe Carnall, cantante e front-man della band che insieme agli Arctic Monkeys ha dato il via alla scena indie-rock, definita Sheffield Revival.
TaxiWars live, una miscela esplosiva di jazz e rock
Il bello dei concerti nei piccoli club, il bello dei live nei locali underground, è che i musicisti devono passare in mezzo al pubblico per salire sul palco. E, dopo lo show, può capitare a volte che li ritrovi a bere una birra al bancone, proprio accanto a te. A brindare con te, tra un autografo e l’altro, tra una fotografia e l’altra. Così è stato con i TaxiWars, che si sono esibiti sul palco del Covo Club di Bologna il 3 marzo scorso.
Nato tre anni fa da un’idea di Tom Barman (leader del gruppo indie “dEUS”) e del sassofonista Robin Verheyen, il progetto fonde in modo originale sonorità jazz ad un alternative rock energico e a testi poetici. Sono già due gli album all’attivo: “TaxiWars” (2015) e “Fever” (2016), che la band belga sta presentando in giro per l’Europa, toccando per la prima volta anche l’Italia. Sul palco, insieme a Barman alla voce e a Verheyen al sax, ci sono il bassista Nicolas Thys e il batterista Antoine Pierre.