Tag Archives: concerti bologna
Joshua Radin, il live al Locomotiv Club
La storia di Joshua Radin è probabilmente il sogno di tutti i cantautori. Suona la chitarra fin da ragazzino (un regalo del padre), ha caterve di canzoni d’amore nel cassetto, ma conduce una vita assolutamente ordinaria, sperando un giorno di diventare famoso. E poi quel giorno arriva davvero, passati i trent’anni. Zach Braff (aka JD, il protagonista di Scrubs) sente la demo di un suo brano, Winter, e decide di inserirlo nella colonna sonora di una serie TV, che ha fatto tredici milioni di spettatori solo negli Stati Uniti.
Rava, Guidi e Herbert: il concerto al Celebrazioni
Che cosa succede quando l’elettronica incontra i fraseggi del flicorno? Quando le note del piano vengono catturate e riproposte in loop, trasformandosi in basi per l’improvvisazione? Il risultato ci viene servito da un trio d’eccezione, formato dal trombettista Enrico Rava, da Giovanni Guidi al pianoforte e da Matthew Herbert, maestro britannico dell’elettronica, accompagnato dal suo assistente di scena, Hugh Jones.
Nulla è deciso o organizzato a priori: alla base del progetto c’è una drammaturgia che vive e si sviluppa interamente nel processo creativo. Gli spunti possono arrivare tanto dagli input di Herbert, quanto dalla successione di linee melodiche, sapientemente costruite da Guidi. “Nella prima fase del lavoro ci diamo delle indicazioni”, spiega Rava. “Che però alla fine possono anche non essere rispettate. La musica va da un’altra parte, siamo noi che la seguiamo. Tra noi tre non ci sono figure definite. Ci sono dei momenti in cui ognuno trascina l’altro, ci sono scambi di ruoli, ma non c’è un leader”.
Cody Chesnutt, My Love Divine Degree e il live al Bravo Caffè
“Tutto può succedere quando c’è buona musica. È un piacere suonare in un posto così intimo, ma questa sera suono da solo, quindi dovrete cantare”. È con queste parole che Cody Chesnutt ha aperto il concerto di Bologna, in un affollatissimo Bravo Caffè. L’occasione è la presentazione del suo terzo album, “My Love Divine Degree”, uscito lo scorso 2 giugno per l’etichetta One Little Indian/Audioglobe.
Diventato improvvisamente famoso all’inizio del millennio, grazie al suo primo disco “The Headphone Masterpiece” e al singolo “The Seed 2.0” (arrangiato con la band hip hop “The Roots”), Chesnutt si prese in seguito del tempo per riflettere e smaltire la sua rapida ascesa nello star system, prima di tornare in studio e registrare “Landing On A Hundred”, il suo secondo album (2012). È attraverso le canzoni di questo disco che Cody ha ripensato la moderna musica soul, mescolandola a blues, R’n’B e funk, e lavorando a tutti i livelli: ritmo, sonorità, testi e temi trattati, positivi, onesti e socialmente consapevoli.
Al via il Bologna Jazz Festival: da Chick Corea a Lee Konitz, ecco il programma completo
La grande storia del jazz a braccetto con le più innovative tendenze sonore: l’edizione 2017 del Bologna Jazz Festival, che si terrà dal 26 ottobre al 19 novembre, parlerà sia agli appassionati della tradizione e delle sue grandi star che al pubblico più giovane e curioso di vedere la musica improvvisata alle prese con i suoni della nostra contemporaneità, dall’elettronica all’hip hop.
Sul fronte del jazz senza compromessi sono in arrivo formazioni di prim’ordine come il sestetto co-diretto da Chick Corea e Steve Gadd, i 4 by Monk by 4 (ovvero l’olimpo del pianismo jazz: Kenny Barron, Dado Moroni, Danny Grissett e Cyrus Chestnut) e poi Lee Konitz, che al BJF celebrerà i suoi 90 anni. Altri big della musica improvvisata si metteranno invece in gioco dialogando con i più arditi stili contemporanei: Enrico Rava e Giovanni Guidi condivideranno il palco con il guru dell’elettronica Matthew Herbert, mentre la nuova formazione di Steve Lehman è un inno all’interazione tra linguaggi (jazz, hip hop, elettronica).
Carmen Consoli e Max Gazzè: il concerto al Palanord di Bologna
Quando uscì “Confusa e felice” di Carmen Consoli, frequentavo il liceo. Mi colpirono “Venere” e “Amore di plastica”. Mi piacque subito quella cantante piena di grinta, che calcava il palco con la chitarra in mano. Era il 1997. Nello stesso anno Max Gazzè pubblicò il singolo “Cara Valentina”, una canzone che adoro e che anticipava l’uscita dell’album “La favola di Adamo ed Eva”. Il live di Bologna, durante il tour di presentazione del disco, fu uno dei miei primi concerti. Ricordo che quella sera io e i miei amici riuscimmo anche a fare una foto insieme a Max. Ero emozionatissima per averlo incontrato.