Vladimiro Monolo e il suo sogno
Amici del web, oggi vi presento Vladimiro Modolo e il suo progetto ‘Il sogno della crisalide’. Ho avuto l’ opportunità di conoscere dal vivo questo grande cantautore, dalla sensibilità unica e dalla professionalità indiscutibile e vi garantisco che vale la pena ascoltare i suoi pezzi, soprattutto dal vivo.
Allora Vlad, posso chiamarti così?
Si, non c’è problema!
Benvenuto sulla rivista Sulpalco.com, e grazie per dedicata questo tempo.
Prima domanda … Una mia curiosità, da dove nasce il tuo nome?
R: Mia madre al tempo, faceva l’assistente di volo per l’Alitalia compagnia di bandiera italiana (che adesso è molto in difficoltà) e recandosi per lavoro nell’allora U.R.S.S. rimase colpita dal nome Vladimir e decise di chiamarmi così, italianizzandolo. Ecco il perché del mio nome…
2) Come nasce la passione per la musica?
R: La mia passione è nata intorno ai 16 anni, inizialmente attratto dal rock e dal punk. Mi sono avvicinato al rock ascoltando i Doors, poi prima il punk-rock inglese e americano, successivamente il rock alternativo sempre inglese e d’oltreoceano. Tra le band che più mi hanno influenzato ci sono sicuramente Smashing Pumpkins, Radiohead, Sigur Ros, etc. Verso i 26 anni, ho cominciato ad interessarmi alla musica italiana indipendente. Scrivo canzoni praticamente dal giorno stesso in cui ho preso una chitarra in mano.. Ancora me lo ricordo ero a casa di un mio amico e suonando semplicemente le corde a vuoto sentivo una sensazione di calore pervadermi il corpo… Da lì in poi ho iniziato e non ho più smesso…
3) Parliamo del tuo progetto… Perché "sogno" e perché "crisalide".
R: Il nome del progetto musicale trae ispirazione da una rivista trimestrale che si occupa di psicoterapia e psichiatria intitolata “il sogno della farfalla”, ed è anche il nome di un film di Marco Bellocchio del 1994. Mi piaceva però l’idea di sostituire il termine “farfalla” con “crisalide” ad evocare un’idea di cambiamento e di evoluzione.
4) Nella tua biografia si leggono alcuni successi non indifferenti, parlaci di " Immobile" e della compilation Hit mania, come hai raggiunto questi obiettivi?
R: Non lo dico per falsa modestia ne tantomeno per scaramanzia, ma la pubblicazione su Hit Mania di 2 brani è ancora poco per definirsi “successo”. Direi piuttosto una buona, anzi ottima, occasione di visibilità in quanto la compilation è ancora una delle poche che esce in grossa tiratura (30.000 copie), che vuoi o non vuoi a migliaia ascolteranno. L’obiettivo l’ho raggiunto partecipando ad un concorso per band emergenti e venendo selezionato per le finali. Dopo un’esibizione live presso il parco di Magic Land, sono infine stato scelto con 2 brani (“Immobile” e “Nella mie lacrime”), per la sessione musica d’autore, denominata “Hit mania next” e contenuta all’interno di Hit mania 2014. “Immobile” è un brano composto come musiche durante un breve soggiorno a Berlino nel 2010, mentre il testo venne quasi un anno dopo mentre ero a casa bloccato da un fastidioso dolore alla spalla.. Il testo parla di altro ma forse ho tratto ispirazione dal corpo… ?
5) Come ci si sente dopo tali risultati? E’ cambiato qualcosa in te?
Trovarmi in un disco che esce in tutta Italia, insieme ad alcuni tra i miei idoli del passato tra cui i “Placebo” è sicuramente una bella soddisfazione. Comunque no, non è cambiato assolutamente nulla, continuo per la mia strada senza farmi troppe illusioni ma con la giusta consapevolezza.
6) Una cosa che ho notato con te è che collabori con altri musicisti come te, spesso in questo ambiente c’è tanta competitività, tu che ne pensi?
Non sono d’accordo. Nel mio percorso ho conosciuto diversi artisti, da quelli emergenti ad altri più noti ed affermati anche al grande pubblico e solo raramente ho avvertito un ambiente ostile o competitività. Fondamentalmente, chiunque faccia musica, sa a cosa va incontro e che è decisamente controproducente porsi in modo competitivo soprattutto nell’underground. Più utile a tutti è darsi una mano a vicenda, collaborare. Insieme ad altri cantautori emergenti romani stiamo da alcuni mesi dando vita ad una sorta di “consorzio” di artisti, proprio al fine di darsi una mano vicendevolmente, passarsi la voce su concorsi, serate, scambiarsi musicisti, etc.
7) Tra le tue canzoni ce ne è una che mi ha veramente commossa, forse sai già a quale mi riferisco? " La musica mi salverà”, a me l’ha salvata ( quella dell’ anima dico) a chi l’hai dedicata, da dove nasce?
L’origine di quel brano è abbastanza complessa. La canzone nacque a casa mia, di ritorno da una pesante giornata di lavoro in un periodo abbastanza complesso della mia vita e paradossalmente le prime parole che avevo scritto per il ritornello erano state “Me ne andrò da qua….” mentre il testo del ritornello è “Sono ancora qua e la musica mi salverà”. Accadde poi che proprio nel week-end successivo alla bozza del brano, Alberto Bonanni un musicista della Saint Louis, fu aggredito e quasi ucciso a Monti da tre balordi. In un impeto quasi di getto, venne tutto il testo, in cui ho finito anche di ritrovarci molto di me e che è diventato un inno alla musica ed alla libertà di espressione.
8) Qual’è il tuo parere in merito alla musica INdipendente?
Non ne ho un parere positivo o negativo. E’ una realtà importante nella scena musicale, poco considerata dai mass media ma forse proprio per questo in grado di attirare l’attenzione di chi va in cerca di band o progetti al di fuori del circuito mainstream.
9) Progetti futuri?
Registrare un LP, possibilmente entro il 2015.
10) Grazie Vladimiro per averci concesso questa intervista, ricordaci dove trovare te e la tua musica, un caro saluto dalla readazione di Sulpalco.com
I brani contenuti nell’EP sono disponibili al link: http://www.rockit.it/ilsognodellacrisalide/brani
Il video ufficiale del primo singolo è invece disponibile al link: http://www.youtube.com/watch?v=PgBZFHGphHU
La pagina facebook, che tuttavia è in fase di restyling e che ancora non è ufficialmente avviata è “Il sogno della Crisalide”.
Il sito internet è in via di ultimazione.
Il disco esce autoprodotto il 7 febbraio