Pillow Fight – Evil Walk
Hard Rock": la traduzione letterale di questo termine è "pietra pesante". Questa è l’espressione che mi è più congeniale per descrivere questo gruppo.I Pillow Fight, formazione laziale di Frascati, propone "Evil Walk", EP di 5 traccie, come una sorta di tributo ai loro idoli AC/DC, ma per quanto mi riguarda, rivedo molto più dello stile dei Guns’n’Roses e dei Kiss che del gruppo australiano.Voglio fare una premessa: il genere e i gruppi in questione non mi sono mai piaciuti, ma per l’ennesima volta ho trovato tesi che mi sostenessero.
I 5 pezzi contenuti nel disco non presentano nessuna voglia di innovazione stilistica, preferendo mantenere formule trite e ritrite degli ultimi 30 anni piuttosto che stupire l’ascoltatore con nuovi suoni. Anche lo stile dei testi è banale, e riprende temi già sfruttati dai loro predecessori per anni e anni: questo si palesa soprattutto nell’unica traccia in italiano, "Modiano".
"Hey Hey My My / Rock and roll can never die" cantava Neil Young una trentina di anni fa circa. E in effetti morto non è, dato che per fortuna viene continuamente rinnovato da nuove formazioni valide. Solo che ogni tanto qualche zombie rispunta, dimenticandosi che non viviamo più negli anni ’80.
In ogni caso, l’episodio migliore di questo EP è "Fireman", hard-rock in salsa punk che sembra provenire direttamente dalle sessions di "Appetite for Destruction", forse il disco più importante del periodo del rock "pesante".
Purtroppo a volte non basta copia-incollare delle melodie per riuscire a fare qualcosa di qualità…