Nuur – Paradisi Artificiali
Paradisi Artificiali è il primo disco del trio toscano Nuur: Edwin Lucchesi, Simone Ducci e Matteo Bellesi. Un album sicuramente non facile da inquadrare ma sicuramente ben riuscito perchè l’obiettivo del gruppo è stato a mio parere centrato.
"Paradisi artificiali" è nato per dare all’ascoltare non solo musica ma anche uno spunto di riflessione sulla società in cui viviamo e i valori che nel tempo ci ha dato e ci ha fatto perdere, tutto in quest’album sembra ruotare intorno a questo tema, ai vari brani si alternano infatti monologhi recitati con sottofondo musicale come ad esempio "Maschere" i cui versi mi ricordano vagamente la poesia "La maschera" di Trilussa.
A questi seguono anche brani quasi interamente strumentali e da alcune lunghe intro come a voler concedere all’ascoltatore la possibilità di riflettere su quanto ascoltato, i Nuur mettono la musica chi ascolta i pensieri.
Per questo vengono messe sul tavolo diverse espressioni artistiche: musica, recitazione, poesia, un percorso intrepreso da diversi gruppi della scena indipendente italiana e che io apprezzo molto soprattutto se a tutto questo seguono delle vere performance musicali live durante le quali tutte queste espressioni prendono forma, attività che anche i Nuur hanno intrepreso.
Anche il genere è difficile da inquadrare ma questo non significa che sia un difetto, ad un primo ascolto alcuni brani mi hanno portato alla mente i Timoria ai tempi di Francesco Renga, un rock in stile italiano ma ringiovanito grazie all’influenza dell’elettronica e psichedelia, ma poichè non c’è da dare nulla per scontato in questo particolare album devo dire che il brano che più mi ha colpito è Climax che è forse il meno commerciale di tutti, un sound originale e accattivante dove il ritmo deciso dell’inizio in stile ballata folk si accende arrivando sino ad un bellissimo riff di chiatarra al culmine di un processo in crescendo perfettamente come ci si aspetta dal titolo.
Una nota di merito va data anche ai testi, ben scritti, curati e non banali. La poesia dei Nuur è d’impatto e colpisce: "Insomma non importa che la vostra anima sanguini fintanto che la vostra maschera sorride…questo vi deve bastare.", versi su cui non si può rimanere indifferenti.
Tracklist:
1. Eremo
2. Nemesi
3. Ego
4. Maschere
5. A sangue freddo
6. Nemesi parte 2
7. Paradisi artificiali
8. Climax
9. Sinapsi
10. Bianco e Nero
11. Riflesso
12. Spleen