MACNO
MACNO
Nuova proposta di casa Load Up / Lake Records, all’esordio discografico i Macno. Rock è il credo della band, in ogni sua forma e colore, c’è una sezione ritmica cupa e chitarre corpose a creare le basi della musica della band che si dimostra abile nella ricerca sonora e tecnicamente preparata. Spazio importante hanno i testi e le liriche vocali di Mimmiz, visionarie e credibili anche se non troppo incisive nell’esecuzione. C’è un elemento noir nella sua voce, quel tono di superiorità che affascina sin dai primi versi. L’interpretazione del singer ha però la pecca di rimanere statica in tutti i dieci brani proposti e poco dinamica nella tecnica, nonostante un buonissimo equilibrio e un timbro tosto e particolare. Forse in questo non aiuta una produzione artistica che tende a dar maggior spazio alla voce relegando in secondo piano la rumorosità di fondo che ha spunti davvero notevoli. I riferimenti per la band si chiamano Ritmo Tribale, Estra e primi Litfiba, le chitarre americane hanno la propria importanza nelle costruzioni musicali che funzionano bene soprattutto nei suoni e nella ritmica. È la passione che guida la band pronta a lasciarsi ammaliare dalle distorsioni, riescendo a consegnarci ottimi episodi come “Evidentemente Tu” e “Tregua”, ma in generale nessun brano mostra debolezze, semmai eccessiva omogeinità che significa anche coerenza e fede in quel che si suona. Altre tracce decisamente buone sono: “Fragile”, “Le Stesse Vanità” dalla cadenza oscura e crescente nell’atmosfera, e la conclusiva “Uno Schianto”. Escludendo lo splendido suono visionario dei Red House Blues Revue, i Macno sono, senza ombra di dubbio, la miglior proposta uscita per Load Up – Lake Records da quando le due etichette si sono unite.
Fabio Igor Tosi