Intervista a Jack Broadbent
Al Montreux Jazz Festival, è stato definito “the new master of the slide guitar”. Ha cominciato la sua carriera come busker, Jack Broadbent, per poi spopolare sul web, grazie alla condivisione delle sue performance da parte dei fan, finendo per attirare l’attenzione della critica. Figlio d’arte (il padre è un musicista), Jack è cresciuto nutrendosi di musica. Da Jimi Hendrix a John Lee Hooker, passando per Peter Green, Robert Johnson, Crosby, Still, Nash e Young, il cantautore inglese ha creato un suo personalissimo stile di fare blues, potente, viscerale, che arriva dritto al cuore del pubblico.
E finalmente Jack è approdato anche in Italia. L’11 novembre scorso si è esibito a Bologna, sul palco del Friday Night Blues, con le sue Hofner e l’inconfondibile fiaschetta di whisky, che usa come supporto. È salito sul palco per presentare la sua musica. È salito sul palco con una birra in una mano, la chitarra nell’altra. Si è posato la Hofner sulle ginocchia e ha cominciato l’esibizione con il brano che è l’essenza stessa del suo modo di vivere il blues, “On the road again”. Ha chiuso il concerto disegnando una “V” con le dita e salutando il pubblico con due semplici, bellissime parole: “peace and love” (che, sì, in effetti fa molto Sixities). E, nel mezzo, ha rotto una corda della chitarra e ci ha messo l’anima. Davvero.
Abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con lui, fumando una sigaretta dopo il concerto. Ecco cosa ne è venuto fuori.
Io: Hai un accendino, Jack?
Jack: Nope.
[Il mio collaboratore gli porge l’accendino]
Io: Lui non fuma, ma ha l’accendino.
Jack: Forte… è come dire che io non mi faccio di eroina, ma ho sempre un ago nella tasca della giacca. O che sono astemio, ma ho un bicchiere in mano…
[Jack ride, indica il bicchiere e beve un sorso della sua media]
Io: O una fiaschetta…
Jack: Una fiaschetta, esatto.
Io: Sei pronto? Rompiamo il ghiaccio…
Jack: Okay, rompiamo il ghiaccio!
Io: Da musicista di strada al tuo ultimo album. Come pensi stia evolvendo la tua carriera?
Jack: Come sta evolvendo la mia carriera? Dunque, da musicista di strada a ciò che sono ora… Io penso che tutto segua un percorso, capisci? Ho sempre registrato e suonato la mia musica, poi ho suonato per strada e ora registro e suono la mia musica. Come facevo prima. Mi sembra un’evoluzione naturale delle cose.
Io: Okay… E come pensi che sia cambiato il tuo rapporto con il pubblico?
Jack: Beh… Ora ho la possibilità di suonare per persone in tanti Paesi diversi ed è come fossimo amici, perché siamo già in comunicazione tra noi. È meraviglioso rendermi conto che, quando suono in questi nuovi Paesi, ho la sensazione di avere tra il pubblico persone con cui ho già stabilito una connessione, tramite Internet o in altri modi. Sento di avere già una connessione con il mio pubblico e questo è stupendo.
Io: Cosa pensi del pubblico italiano?
Jack: Il pubblico italiano è bellissimo. Forse il più bello del mondo. Le donne sono bellissime, gli uomini hanno la barba migliore della mia. La barba è molto, molto bella…
[Ride, accarezzandosi la barba]
Io: Ora ho da farti una domanda che potrebbe essere un po’ complicata…
Jack: Ottimo, spara!
Io: Che cosa significa “Blues” per te?
Jack: Ah… Il blues è una sensazione. E tu la provi oppure no. Io la provo e, quando sono in connessione con il mio pubblico, penso sia la sensazione più potente. Condividere l’amore per questa sensazione è qualcosa di totale, di universale. Questo significa “Blues” per me. Tutti noi la proviamo… Tutti noi la proviamo…
Io: Bella risposta…
Jack: Yeah, ho risposto bene, eh?!
Io: Sicuro! Senti, ho letto che tutti i tuoi album sono auto-finanziati e auto-prodotti. Quali sono i vantaggi di questa scelta?
Jack: Il vantaggio di registrare la tua musica è che ne hai il completo controllo, nessuno può dirti questa canzone va bene e questa canzone no. Una mia canzone può piacerti o meno. Il vantaggio quindi è la libertà artistica.
Io: Quali sono i tuoi piani per il futuro?
Jack: Per il futuro? In futuro vorrei tornare in Italia e spero di suonare per le stesse persone per cui ho suonato questa volta. Sono amici. E spero di essere capace di crescere. Voglio migliorarmi. Tutto ciò che desidero è che le cose continuino ad andare avanti, nel migliore dei modi e più in grande.
Io: Hai mai pensato di registrare un album live?
Jack: Un album live? Sì. In futuro ho in progetto di rilasciare un album live. Ho suonato al Montreux Jazz Festival e sto discutendo della possibilità di produrre un album con la mia performance. Quindi credo che questo sarà il mio prossimo album.
Io: E noi non vediamo l’ora di ascoltarlo! Un’ultima domanda…
Jack: Okay, fantastico. So già che la tua domanda sarà che cosa mi piace bere. Mi piace la birra, il whisky, il bloody mary, il gin tonic…
Io: E quale di questi drink c’è nella fiaschetta?
Jack: Nessuno. Io sono completamente astemio, non bevo.
[Ridiamo]
Io: Ma perché hai scelto di suonare proprio con una fiaschetta?
Jack: In realtà, è la fiaschetta che ha scelto me, amico… Wow! Questa sì che è davvero una buona risposta!
Io: Molto efficace! Beh, Jack, non mi resta che ringraziarti per il tempo che ci hai dedicato e sperare di rivederti presto.
Jack: Grazie a voi, davvero… Peace and love.
Si ringrazia Michele Tavian per la registrazione audio… e l’accendino.
English version:
At the Montreux Jazz Festival, he was defined as “the new master of the slide guitar.” Jack Broadbent started his career as a busker, being a smash hit on the web, thanks to the sharing of his performances by the fans, and then attracting the attention of critics. With a musician father, Jack grew up feeding on music. From Jimi Hendrix to John Lee Hooker, from Peter Green to Robert Johnson, Crosby, Still, Nash and Young, this talented English singer and songwriter has a very personal style of playing blues, powerful, visceral, that goes straight to the heart of the audience.
Jack Broadbent has finally come to Italy. On 11 November he performed in Bologna, on the stage of the Friday Night Blues, with his Hofners and a flask of whisky, which he uses as his original support. He took the stage to present his music. He took the stage with a beer in one hand and the guitar in the other one. Then he laid the Hofner on his knees and began the show with the song that is the very essence of his way of living the blues, “On the road again“. He ended his concert drawing a “V” with his fingers and waving to the audience with two simple, beautiful words: “peace and love“, which is very Sixities. And, in the middle, he broke a guitar string and put his soul into his songs. Really.
We had the pleasure to chat with him, smoking a cigarette after the gig. Here’s what came out.
Me: Do you have a lighter, Jack?
Jack: Nope.
[My assistant hands him his lighter]
Me: He doesn’t smoke, but he has the lighter.
Jack: Amazing… It’s like saying that I don’t take heroin, but I always have a needle in my poket. Or that I don’t drink, but I have a glass…
[Jack laughs, pointing his glass, and takes a sip of beer]
Me: Or a flask…
Jack: A flask, yeah.
Me: Are you ready? Let’s break the ice …
Jack: Okay, let’s break the ice!
Me: From busking to your last album. How do you think your career is evolving?
Jack: How is my career evolving? Well, from busking to who am I now… I think everything is taking a path, you know? I’ve always recorded music and played music, then I did busking and now I‘m playing music and recording music. The same as before… So it feels like it’s a natural progression.
Me: Okay… And how has the connection with your audience changed?
Jack: Now I have the opportunity to play to people in all different Countries and the people feel like friends, because we have communicated already. It’s wonderful to start noting that in these new Countries I have the feeling like in the audience I have people connected with, through Internet or in other ways. I feel that I have already a connection with people and this is amazing.
Me: What do you think of the Italian audience?
Jack: The Italian audience is beautiful. Possibly the most beautiful in the world. The women are beautiful, the men have better beards than me. The beard is very, very nice …
[Laugh]
Me: Now I have a question that might be a little difficult …
Jack: Very good…
Me: What does “Blues” mean to you?
Jack: Ah… Blues is a feeling. And you have that feeling or you don’t feel it. I feel it and when I’m connected with the audience I think this is the most powerful feeling. Sharing the appreciation for this feeling is global, world-wide. That’s what “Blues” means for me… We all feel it, we all feel it…
Me: Good answer…
Jack: Yeah, I did alright, huh ?!
Me: Sure! Look, I read that all of your albums are self-financed and self-produced. What are the advantages of this choice?
Jack: The advantege of recording your own music is that you have the complete control, nobody tells you this song is okay and this song is not. You like the song or you don’t like. So, the advantage is artistic freedom.
Me: What are you planning for future?
Jack: For future? In the future I would come back to Italy and hopefully I would play to the same people I played to this time. They’re friends. And I hope for being able to grow. I just want to expand, I just want that everything keeps moving forward… bigger and better.
Me: Have you ever thought to record a live album?
Jack: A live album? Yep. In the future I plan to release a live album. I played at the Montreux Jazz Festival and I’m talking to the Montreux Jazz Festival about releasing this performance. So I think this will be my next album.
Me: And we can’t wait to listen to it! One last question…
Jack: Okay, great. I know that your question will be what I like to drink. I like beer, whisky, bloody mary, gin and tonic…
Me: And which of these drinks is in the flask?
Jack: In the flask? Nothing. I’m teetotaler, I don’t drink.
[Laugh]
Me: But why did you choose to play with a flask?
Jack: The flask chose me, man… Wow! This was a good answer!
Me: Very impressive… Well, Jack, I’d like to thank you for your time and I hope for seeing you soon.
Jack: Thank you very much, really… Peace and love.
Thanks to Michele Tavian for the audio recording… and the lighter.
Contacts:
Web | jackbroadbent.co.uk
Facebook | JackBroadbentMusic
Twitter | JackBMusician
YouTube | Jack Broadbent
E-mail | info@jackbroadbent.co.uk
Albums:
Portrait (2016)
Along the Trail of Tears (2015)
Public Announcement (2013)
The Busking CD (2013)