Dieci anni di Calibro 35: “Decade” e il live al Locomotiv Club
A chiudere gli occhi verrebbe facile immaginarsi sul set di un poliziottesco anni Settanta, uno di quei crime movie con la sigla a colori psichedelici. Ci troviamo invece al Locomotiv Club, il concerto (sold out) dei Calibro 35 è appena cominciato.
Occasione del tour è la presentazione del sesto album in studio, intitolato “Decade”, uscito il 9 febbraio per festeggiare i dieci anni di vita del gruppo. Più che una celebrazione è una sorta di time capsule, in cui la band tira le fila sulla sua storia e si proietta verso il futuro. L’album suona come una summa, e allo stesso tempo un punto di svolta, in un percorso progressivo e duraturo, lungo il quale i Calibro – guidati dal produttore (e vincitore di un Grammy) Tommaso Colliva – si sono fatti apprezzare. In Italia, come all’estero.
La prima novità di “Decade” è rappresentata dalla formazione allargata, che ha affiancato la band “storica” (il quartetto composto da Cavina, Gabrielli, Martellotta e Rondanini) nella registrazione del disco, una piccola orchestra di archi, fiati e percussioni: gli Esecutori di Metallo su Carta. In rappresentanza dell’ensemble (che vede tra i fondatori lo stesso Enrico Gabrielli), sono saliti sul palco del Locomotiv i bravissimi Sebastiano De Gennaro (vibraphone, marimba, glockenspiel) e Beppe Scardino (sax baritono), contribuendo a rendere il live ancora più emozionante.
La seconda novità riguarda invece la ricerca sul suono, attraverso l’impiego di una strumentazione sperimentale. Da sempre i Calibro 35 ci hanno abituati all’utilizzo di strumenti vintage nelle loro canzoni, dal clavinet alla farfisa, dai synt analogici alla chitarra fuzz. Nel disco la band introduce però una serie di elementi nuovi (come Dan Bau, Balafon e Waterphone), che danno vita a soluzioni e forme di espressione alternative, e arricchiscono di nuove sfumature l’originalità del loro progetto. Un po’ come le avanguardie architettoniche anni Settanta, omaggiate non a caso nella copertina del disco e nei titoli di alcune tracce (“ArchiZoom” e “SuperStudio”).
Nel live al Locomotiv Club, il 10 febbraio scorso, “Decade” viene suonato tutto, dall’inizio alla fine. I Calibro 35 attaccano con “Psycheground” (prima traccia anche nel disco) e proseguono con il bellissimo crime-funk di “SuperStudio” e “Faster Faster!”. Senza tradire i propri tratti caratteristici, la band dà prova di un lavoro appassionato sul suono, che ne esce perfezionato e ancora più esplosivo. Anche grazie alla collaborazione con gli Esecutori di Metallo su Carta, il sound dei Calibro sembra oggi più aperto che mai a influenze musicali di ogni latitudine, che spaziano dall’afrobeat di “Pragma”, fino al cosmic jazz alla Sun Ra, richiamato dal ritmo ipnotico di “Modo”.
Dopo una breve pausa, in cui escono di scena De Gennaro e Mamone, la band regala al pubblico un tuffo nel passato, con brani come “Ungwana Bay Launch Project” (da S.P.A.C.E), “Piombo in Bocca” e “Giulia Mon Amour”. Ma la degna chiusura (con i musicisti al completo) non può che essere affidata a “Travelers”, l’ultima traccia del disco. Quella che più ricorda le colonne sonore di Morricone, già omaggiato negli album degli esordi. Il pubblico è entusiasta e come dargli torto? Con “Decade” (e questo live) i Calibro 35 hanno superato le aspettative. Nessuno accenna ad andarsene, viene chiesto un ultimo bis. Nonostante qualche problema tecnico sul palco (una delle casse continua a saltare), la band non dice di no: ci salutiamo con “La morte accarezza a mezzanotte”.
“DECADE” – Tracklist:
- Psycheground
- SuperStudio
- Faster Faster!
- Pragma
- Modulor
- ArchiZoom
- Ambienti
- Agogica
- Polymeri
- Modo
- Travelers
I CALIBRO 35 sono:
Massimo Martellotta: chitarre, GEM Rodeo, Arturia MiniBrute, Prophet Five, Roland Juno, Wurlitzer
Enrico Gabrielli: pianoforte, Clavinet, Eko Tiger, Prophet Five, clarinetto, sax tenore, fauto
Luca Cavina: basso
Fabio Rondanini: batteria, percussioni, Waterphone, Balafon
Tommaso Colliva: suoni e ricerca, synth su “Modulor”
Gli Esecutori di Metallo Su Carta sono:
Yoko Morimyo: Violin, Viola
Angelo Maria Santisi: Cello
Roberto Dazzan: Trumpet
Denis Beganovic: Trombone
Domenico Mamone: Baritone Sax, Tenor Sax, Flute
Giovanni Colliva: Bass Clarinet, Clarinet
Sebastiano De Gennaro: Vibraphone, Marimba, Glockenspiel
Arrangiamenti: Enrico Gabrielli [1,3,7,8], Massimo Martellotta [2,6,10,11], Luca Cavina [4]
Prodotto e mixato da Tommaso Colliva presso Toomi Labs (Londra)
Registrato da Tommaso Colliva e Fabio Senna presso Offcine Meccaniche (Milano)
Assistente di studio: Filippo Slaviero
Masterizzato da: Giovanni Versari presso La Maestà (Tredozio)
Artwork: Luca SoloMacello