Breakin Down “Miss California”

Formatasi nel 1999, con l’unione del cantante Simone Piu e del chitarrista Francesco Manna, ai quali più tardi si uniranno Mauro Eretta sempre alla chitarra e Claudio Derosas alla batteria, la band comincia a esibirsi facendo cover di classici del rock come Rolling Stones, Lynyrd Skynyrd, Doors ed Elvis, dei quali è chiara l’influenza. Iniziano un percorso creativo autonomo nel 2001 e nell’Agosto 2009 entrano in studio per il loro primo demo intitolato Radio Inferno. Lo stesso anno incontrano il produttore Fabrizio Simoncioni, già attivo con importanti realtà musicali italiane (Negrita, Ligabue) e approdano presso i Sonic Ranch Studios di El Paso, Texas, con l’album Miss California, composto da 10 tracce dall’anima Rock con qualche tinta country  nostalgica, sia nella musicalità che nelle tematiche, come si evince subito dai titoli dei brani. Nel Giugno 2011 i Breakin Down raggiungono il secondo classificato all’Arè Rock Festival di Barletta, e vincono il B-Live MusiContest 2011 di Cosenza, aggiudicandosi come primo premio un Tour di 10 date Europee tra Germania, Olanda e Ungheria, partito nel Febbraio 2012 da Dresden. La band sta attualmente registrando presso il 36 Crazy Studio un brano di Lord Bishop Rocks – “Rock & Roll Revolution”, canzone che farà parte del suo Tribute Album (Dirty Earth Records).

L’intero album è un viaggio, e tutto ciò che appare dai finestrini di una macchina, di un treno o  semplicemente ai lati della strada percorsa a piedi miglia per miglia, diventa musica, si trasforma in accordi e ritmo, in chitarre che si scontrano e potenti assoli. Da una parte all’altra dell’America, come da una parte all’altra dell’anima, il sound viaggia e la voce racconta.
Miss California Hell A., che dà il titolo all’intero lavoro, è il ritratto di uno spaccato d’America, la California, una terra ma anche un’ideale, una canzone rock portata dal vento che entra ed esce dai bar polverosi lungo la strada. Un attacco imponente ci proietta immediatamente tra le braccia del disco che suona in terra straniera.

Potenti riff accompagnano la bella voce di Simone e pervadono anche il secondo brano, Woodoo Woman, dall’attacco forse un po’ azzardato, ma dallo spirito intrigante. Una woodoo woman, una strega del deserto, raccontata da accordi che si intrecciano al testo come i neri capelli di questa figura femminile, stravagante e affascinante, immancabile personaggio di questa storia. Così come non si poteva sfuggire da lei, She’s Devil, e attraversato il vortice di luci, suoni, wiskey, gin e cuba libre, anche Las Vegas rimane alle spalle di questo percorso fino a giungere a New Orleans con Louisiana Mojo Men, ancora spinti dal sacro fuoco che brucia nelle vene ed esplode in un sound ricco e infuocato.
 
Rock’n’Roll Show, insieme a God Save Rock’n’Roll, si propongono come un inno al rock in tutta la loro natura U.S.A., il ritmo coinvolgente, soprattutto degli assoli di chitarra, rende quasi impossibile non ballare ascoltando questi brani.

Ma ecco un velo nostalgico posarsi sulle chitarre nella ballad Soul Slow Train, quarto brano del disco. In questo caso il mezzo del viaggio è dichiarato, un treno che passa e porta con se il senso di sconfinata grandezza di luoghi lontani da raggiungere. Ma lo spostamento stavolta non è fisico, è una traversata dell’anima che scorre lenta fuori dai finestrini mentre chi guarda cerca di capire il perché, o semplicemente di lasciarsi tutto alle spalle. Anche la voce del cantante sembra graffiarsi di fumose atmosfere mentre scorre sulla melodia lungo una strada che stavolta è dentro di noi.

Father my blood, anche in questo caso troviamo un percorso, quello della memoria, e una figura “Hey dad”, come se un altro tassello andasse a comporre l’identità di questa band, e un altro piccolo spaccato d’America ci scivola davanti agli occhi sotto forma di melodie rock.
Una sensazione interessante e contrastante nell’ascolto dell’ultimo brano, Hell or Eden che lascia quasi tutto sospeso, come se il viaggio fosse solo all’inizio e miglia e miglia di musica da ascoltare e note da suonare si stendessero davanti a noi.

Un genere molto definito quello dei Breakin Down, un rock forte e ben costruito, negli accordi che si susseguono veloci sugli strumenti, così come nei testi che rispecchiano il gusto del vero rocker; tutto è accompagnato dalla  voce di Simone Piu che si adatta molto bene ai cambiamenti tonali e, perfettamente in sintonia con il sound, arriva chiara e ruggente all’orecchio di chi ascolta. Bella e decisamente indovinata la grafica del disco.  

Tracklist:

01 – Miss California Hell A.
02 – Voodoo Woman
03 – Rock ‘n’ Roll Show
04 – Soul Slow Train
05 – Pò Boy
06 – Father My Blood
07 – She’s a Devil
08 – Louisiana Mojo Man
09 – God Save Rock’n’Roll
10 – Hell or Eden

I Breakin Down sono:

Simone Piu: basso e voce
Francesco Manna: Chitarra
Mauro Eretta: Chitarra
Claudio Derosas: Batteria