quarta edizione del MILADY FESTIVAL
La Quarta Edizione del famoso Festival delle Voci Femminili si terrà ancora all’Arci Tom di Mantova il 16 Maggio 2020. Queste le band che saliranno sul palco del Milady Festival 4th Edition: Non hanno bisogno di presentazioni gli headliner di questa stagione: I Sirenia, la storica band symphonic Gothic metal norvegese fondata nel gennaio del 2001 da Morten Veland con alla voce la bravissima singer francese Emma Zoldan, ha all’attivo 8 album e tour nei cinque continenti e decine di milioni di visualizzazioni ai loro video su YouTube; attualmente sono al lavoro sul loro nuovo Full Lenght che uscirà per Napalm Records. Per noi è un grandissimo onore ospitarli sul palco dell’Arci Tom e, siamo certi, ci faranno assistere ad un live senza precedenti.
“Milano Blues 89”: Jaime Dolce’s Innersole sabato 18 gennaio allo Spazio Teatro 89
Riprendono gli appuntamenti della collaudata rassegna “Milano Blues 89”, organizzata dallo Spazio Teatro 89: sabato 18 gennaio (ore 21.30; ingresso 10-13 euro), sul palco dell’auditorium di via Fratelli Zoia 89 si esibiranno Jaime Dolce e gli Innersole, la band italiana di cui Jaime è leader, in un concerto in cui il blues si mescolerà al rock e il funk alla psichedelia.
Chitarrista, cantante e compositore, classe 1966, Jaime Scott Dolce nasce a Brooklin e cresce nella stimolante scena musicale newyorkese tra concerti e jam session. Dopo aver metabolizzato la lezione di Jimi Hendrix e dei grandi esponenti del blues metropolitano, si confronta con artisti e generi differenti: da ricordare, in particolare, le frequenti collaborazioni con Mason Casey, armonicista di Popa Chubby; Lee Finkelstein, batterista dei Tower of Power; Eric Udell, attuale bassista della Blues Brothers Band.
SCURO. Stefano Scuro presenta l‘EP omonimo, primo disco da solista
L’EP SCURO, uscito lo scorso 13 dicembre per l’etichetta Imusician, è il primo lavoro solista di Stefano Scuro, a.k.a. SCURO. L’EP è un lavoro che segue un unico filo conduttore. Un concept album sull’amore, i suoi dubbi, i suoi tormenti, un flusso di riflessioni sul rapporto tra le persone, dalla difficoltà di comunicare ai cambiamenti che le circostanze sviluppano nel tempo.
Il tempo, appunto. Un’opportunità. Qualcosa di prezioso da vivere sempre al meglio. Prendi tutto questo è gettalo nel mare. Un mare sonoro che rappresenta il background artistico dell’autore.
Lost In The Supermarket, intervista al compositore e pianista Giovanni Ghizzani
È un esordio brillante quello del pianista e compositore Giovanni Ghizzani e dei musicisti che lo accompagnano nel progetto Lost In The Supermarket.
L’album omonimo della band, uscito lo scorso ottobre per l’etichetta Dodicilune, è una miscela di brani caratterizzati da elevata intensità emozionale e raffinate scelte armoniche, in cui l’evidente matrice del jazz contemporaneo strizza l’occhio a contaminazioni con altri generi, dal fusion al latin e al pop.
L’idea sottesa alle composizioni di Ghizzani è quella di utilizzare la voce come uno strumento a fiato, lasciandola libera di esprimersi e di improvvisare. Adeguatamente sostenuta da Kim Baiunco al basso, da Giuseppe Sardina alla batteria e, naturalmente, dalla sensibilità comunicativa del piano, la voce di Anaïs del Sordo riesce a colorare i brani di sfumature uniche, interpretando in modo intimo e personale i testi di cui, peraltro, è autrice.
ABOUT THE WHITE – Behind the Light
Si intitola BEHIND THE LIGHT l’EP di ABOUT THE WHITE, in ristampa dal prossimo 21 novembre per la Seahorse Recordings.
Behind the light è composto da cinque brani inediti e una cover dei The Dandy Warhols/Rolling Stones. Le influenze della band sono spaziano dai Cure ai Joy Division passando per il grunge dei Pearl Jam e i Soundgarden.
Il brano di apertura è Chris, una lettera a cuore aperto a Chris Cornell, leader dei Soundgarden e degli Audioslave morto nel 2017. L’intera traccia è un chiaro richiamo al suono sporco della scena di Seattle dell’inizio degli anni 90.
Il mood aggressivo della band continua nella traccia successiva, Move, Don’t Move, con un suono distorto e un testo più ironico sulle relazioni d’amore.
Keep Standing Proud è l’unica canzone lenta dell’EP e ha un approccio più cupo sia nella musica che nel testo.
Leave è il primo singolo in cui la band torna a un sound più aggressivo e meno melodico, che lascia spazio a un testo più decadente che affronta il tema della perdita.
Dopo la doppia cover Bohemian Like You dei Dandy Warhols e Jumpin’ Jack Flash dei Rolling Stones, rivestita di una veste più alternativa, la traccia di chiusura è Insane/The End che dipinge perfettamente l’apatia e l’immobilità dell’essere umano.
L’EP unisce i punti di forza della line-up: dalla potente voce baritonale di Luca, alle linee pulsanti del basso di Stefano e le note sapienti della chitarra di Davide.
La line-up si completa dopo le registrazioni del disco con Giorgio Marini alla batteria.