Intervista agli Elettrofandango
Intervista agli Elettrofandango, gruppo veneto attivo dal 2004 che presentano il loro nuovo lavoro uscito a maggio: Achab dell’etichetta Blinde Proteus fondata da Simona Gretchen.
Salve ragazzi, a maggio è uscito il vostro ultimo lavoro Achab, parlateci di questo progetto e cosa vi ha portato a questo
concept? Libro dei Re, Moby Dick, altro?
Quello che ci ha portato a registrare AchaB è stato il tempo passato in saletta, gli ascolti nuovi e i concerti fatti. E in granparte anche la voglia di continuare a fare quello che ci piace. A noi poi piace infarcire il discorso, condirlo con atmosfere e colori
che spesso arrivano a posteriori sul suono e sull’alchimia delle vibrazioni. Achab è un insieme di sensazione prima di tutto, i concetti arrivano dopo.
Nuju – 3° mondo
Se dovessi fare oggi una classifica dei gruppi più rappresentativi della scena indipendente italiana sicuramente i Nuju sarebbero presenti. Nonostante la loro attività artistica sia iniziata nel 2009 ed è proseguita conquistando importanti riconoscimenti, ammetto che io li ho conosciuti solo di recente, in particolare quando il MEI (Meeting delle etichette indipendenti) ha organizzato su Facebook, in occaasione di San Valentino, un sondaggio sulla più bella canzone d’amore della scena indipendente. I Nuju si sono classificati in ottima posizione con "Disegnerò", singolo uscito nel 2011 e che ha anticipato il loro secondo album "Atto secondo". Sarebbe sufficente l’ascolto di questa canzone per convincere a conoscere meglio questo gruppo, esattamente come è successo a me, ma poi leggendo la biografia ti accorgi facilmente che l’istinto non ha sbagliato:
Gianfranco De Franco – Cu a Capu Vasciata
Gianfranco De Franco è un polistrumentista di strumenti a fiato, musicologo e musicoterapeuta e il concept album ‘Cu a Capu Vasciata’ mette in evidenza tutte queste doti dell’autore che trasmette nel suo lavoro le emozioni delle opere teatrali “Dissonorata”,“La borto" e "APP".
De Franco è autore delle musiche delle tre opere, che ripercorrono tre aspetti della cultura calabrese: l’anima delle donne, il disagio sociale e la rassegnazione, le prime due scritte e interpretate da Saverio La Ruina e la terza una miniopera di cui oltre ad essere autore è anche scenggiatore e compositore. Ma a differenza delle opere, qui la musica è protagonisca e le voci un accompagnamento; voci e musica, due mani che si uniscono perfettamente intrecciando le dita, la simbiosi è molto forte e forse grazie alle doti di musicoterapeuta di Gianfranco De Franco esprimono quelli che sono i temi principali delle opere.
Un album sicuramente non facile per diversi motivi, come detto questo è un concept album nato a partire da 3 opere
teatrali, certamente non da ascoltare in macchina mentre si va al lavoro e forse maggiormente apprezzato da chi ha
visto le opere o ha intenzione di farlo. I temi trattati, a volte con ironia, non sono sicuramente temi leggeri: storie di donne calabresi prese come presteso per raccontare, più in generale, la condizione non facile della donna e dell’universo femminile in una società prevalentemente maschilista. Per poi trattare il mondo onirico vissuto dai pazienti psicotici, un misto di emozioni amplificate dalla loro condizione patologica.
Infine c’è la musica di Gianfranco De Franco: clarinetto, sax soprano, flauto, …una musica sicuramente di alta qualità
che oltre ad essere semplicemente ascoltata andrebbe gustata come un buon bicchiere di vino.
Ma questi 3 punti non devono scoraggiare anzi convincere, soprattuto per chi crede che musica, arte ed emozioni siano la stessa cosa.
Lenula, musica mediterranea
Intervista open air per i Lenula, gruppo pugliese da anni attivo sui palchi di tutta Italia. Li incontriamo fuori dallo Zammù di Bologna a pochi minuti dal concerto.
Per rompere il ghiaccio, ci presentate il vostro progetto?
Il progetto nasce nel 2007, e da allora lo stiamo facendo crescere e lo portiamo avanti con zelo. Ora stiamo ormai chiudendo l’album. Abbiamo inciso un Ep a maggio 2010, il primo lavoro discografico non ufficiale. L’abbiamo realizzato grazie a un’associazione culturale e musicale che si chiama Pelagonia, punto di riferimento del nostro territorio. Da qui è nata la collaborazione con l’etichetta La Fabbrica e un nuovo capitolo dei Lenula che speriamo possa andare ancora avanti.