ALPHAWAVE
Oggi vi racconto la storia di Antonello Brunetti e della sua band, gli Alphawave. Antonello è un ragazzo un po’ cresciuto, di 32 anni, con la musica dentro, e quando dico dentro intendo che fa parte di lui, non è un passatempo, non è una passione e basta, è amore, un amore di cui ti nutri, un amore per il quale vivi. E’ così che si racconta lui, in un’occasione dove ho avuto modo di conoscerlo. Un ragazzo d’altri tempi, umile e volte anche timido, ma pronto a dare tutto se stesso per questa arte, che poi, più che arte, per lui è proprio uno stile di vita. Ci racconta la sua storia, quella di un bambino che, a quattro anni, stava già sul palco e strimpellava una chitarra cantando, è la storia di un uomo la quale madre studiava per gli esami del conservatorio, mentre lo teneva in grembo, è una storia di un uomo sensibile, che esprime ciò che sente attraverso la musica.
VERDECONIGLIO
Cari amici di Sulpalco, oggi vi presento una band che ho conosciuto attraverso la trasmissione Heroes of the nigh, quando ho acceso la radio, pensavo che in trasmissione vi fossero i Negramaro e stavo mandando gli accidenti ai miei amici conduttori, per non avermi invitata. Poi ho realizzato che si trattava di questa bravissima cover band.
Vi posto l’intervista che mi hanno rilasciato :
Ciao Verdeconiglio, benevenuti nella nostra pagina, allora … Chi siete? Cosa fate nella vita? Presentatevi.
VI PRESENTO I KPANIC
Ciao amici di “Sulpalco”, oggi vi presento una band molto interessante, i “Kpanic”. Interessante, perché l’abbiamo vista nascere solo nel 2012, ma il livello di musica che il gruppo ci propone è molto alto, questo lo dimostra la loro vincita , alla loro prima competizione, raggiungendo proprio il primo posto. Il genere di musica che ci propongono è un mix di metal, grunge e crossover, che non tutti conoscono, è un genere che raggruppa materiale preso da più generi , superando i confini della musica tradizionale e dei suoi stili.
Muddy Fly – In Fine
I Muddy Fly sono un gruppo di Reggio Emilia, che propone un suono grunge proprio del periodo d’oro del genere, gli anni ’90. L’Ep "In Fine" è un ottimo prodotto: 5 canzoni dall’ottimo sound crudo quando vuole, raffinato e orecchiabile quando serve. Non c’è niente da fare, questo genere rimane uno dei più efficaci e veri, per chi ha qualcosa da dire e voglia di suonare uno strumento.
Dei cinque pezzi contenuti, di cui quattro in italiano e uno in inglese, il più convincente è "Nel Sisma", brutale attacco sonoro alle orecchie dell’ascoltatore, impreziosito dalla corista femminile nel ritornello e da violentissime parti di chitarra distorte.
Nonostante l’apice si tocchi con questo pezzo, non disperatevi: gli altri pezzi del gruppo emiliano reggono bene il confronto, sia con la malinconica "Dicembre", o la travolgente "Polvere".
I Muddy di certo non esprimono niente di innovativo: se vi siete innamorati dei ’90 di Nirvana, Soundgarden, e in Italia Marlene Kuntz, loro sono i loro diretti eredi, cresciuti sotto la loro ombra. Aspettiamo quindi un lavoro più maturo da parte loro, anche se già questo EP merita comunque una valutazione più che sufficiente, e dà una buona impressione sulle potenzialità di un gruppo che colpisce, e tanto, l’immaginazione del sottoscritto.