il primo album de La Rua Catalana
Racconti in musica di un’isola immaginaria, dove poter staccare dalla vita di ogni giorno, e dove trovare una nuova prospettiva per osservare i cambiamenti del mondo: “Island Tales” è il primo album de La Rua Catalana, uscito il 13 novembre per la napoletana Octopus Records. Dodici tracce cantate in inglese, frutto di circa un anno e mezzo di lavoro del gruppo, ognuna delle quali rappresenta un vero e proprio racconto a sé. Il titolo dell’album unisce le storie in esso narrate: l’isola è un posto ideale dove ognuno può ritirarsi per fermare il tempo (Slow Down), in una società che punta tutto sulla velocità e sulla produttività e che spesso non lascia spazio per coltivare la propria vita interiore e le relazioni personali (And I’ll never know, Goodbye). Un rifugio da tutto questo, in cui elaborare e fare tesoro delle proprie esperienze di vita, un passaggio quasi obbligato per la ricerca della propria felicità (Moon’s joke), ma anche un concetto che si presta anche ad altre interpretazioni, fortemente soggettive, come la rappresentazione della società stessa, che si sta trasformando in nome degli interessi economici (The island).
album di debutto dei Lamarck
Esce il 30 ottobre 2015, per I Make Records, l’album di debutto dei Lamarck. Lamarck è un eroe dell’errore, il primo evoluzionista, uno che credeva nelle proprie idee per quanto venissero considerate da tutti sbagliate. Il disco contiene dieci pezzi di cuore e fesserie che è possibile ascoltare in ordine sparso, perché ognuno è un pianeta con la sua atmosfera e la sua storia. Il filo conduttore che regge questo sistema è riassunto nel titolo. Ogni canzone, a suo modo, è una canzone d’amore, in cui intervengono elementi di disturbo, piccole grandi rotture. Le leggi della fisica e dell’economia si scontrano con i sentimenti più puri. Questo scontro origina un minuscolo universo di 33 minuti e poco più.
I C.F.F. presentano “Canti notturni”
Esce il 15 Ottobre 2015 “Canti notturni”, primo album dei C.F.F., trio di Gioia del Colle (BA) composto da Anna Maria Stasi (voce e tastiera), Anna Surico (chitarre e sequenze) e Vanni La Guardia (basso e percussioni).
“Canti notturni” rientra tra le 19 nuove produzioni discografiche che diffondono la cultura musicale pugliese ammesse a finanziamento della seconda scadenza dell’avviso pubblico “Puglia Sounds Record 2015”.I C.F.F. nascono nel 2014 dalle ceneri dei C.F.F. e il Nomade Venerabile, band che univa rock e teatro-danza, attiva per 15 anni sulla scena nazionale ed europea, con più di 400 concerti, 4 album e collaborazioni con Paolo Benvegnù, Yo Yo Mundi e Franz Goria (Fluxus / Petrol).
Just For Taste: il nuovo album dei Là Nua!
“Abbiamo debuttato nel 2011 e rispetto agli esordi oggi le nostre fonti sono più varie: alla musica irlandese, nostro orizzonte di partenza, si sono aggiunte strada facendo danze bretoni e bulgare, ritmi manouche, armonie e ritmi contemporanei, e sempre più nostre composizioni originali. La scelta di brani dalle origini così varie è dettata sempre dal nostro gusto e dal fatto che essi vi si “intonino” alla perfezione: come recita il titolo del nuovo disco, Just for Taste!”. A due anni di distanza dall’apprezzato album d’esordio, i Là Nua tornano con un lavoro che definisce la loro personalità e ipotizza nuovi percorsi sonori: già dal titolo e dalla copertina, Just For Taste rimanda a una musica fragrante, speziata, ricca di aromi e profumi, dall’Irlanda ai Balcani, dalla musicalità manouche al rock virato in acustico, un progetto “alternative-trad” che offre una versione diversa alla solita rielaborazione di materiale tradizionale.
Le folli Arie – Le folli Arie
Sono molte le emozioni suscitate da questo disco, forse per colpa delle sonorità molto vicine a quel rock italiano che ho suonato per anni, sicuramente tra queste, la nostalgia per della musica fatta e suonata bene. Con disinvoltura questo gruppo, si muove tra il folk , il rock , il funk ed il progressive , unendo tutto a dei testi in italiano non banali e melodicamente accattivanti. Il disco di 13 tracce , di cui 9 in italiano o quasi, perchè “Alien’s trip”, può essere tranquillamente citata come “brano strumentale” in cui la voce è utilizzato come mero strumento. La strumentale “On a Bridge”, una cavalcata funky, della serie, “NOI SAPPIAMO SUONARE TUTTO”.
Chiudono il disco, le versioni in inglese di “Salto nel buio”, “Il giorno mio migliore” e “Non è facile” , un plus alle già più che sufficienti tracce in italiano, che forse non fanno altro che appesantire il disco, ma i nostri credo volessero solo fare “un regalo” a chi decide di acquistare il propio lavoro.