Band of Horses, unica data italiana al TOdays Festival 2017
Si svolgerà dal 25 al 27 agosto 2017, la terza edizione del TOdays Festival. 30.000 sono stati i partecipanti alla manifestazione dello scorso anno, confermando il TOdays come uno dei festival più raffinati della stagione estiva, con una line-up ambiziosa, che ha portato sul palco leggende internazionali accanto ad artisti emergenti italiani.
Anche quest’anno l’edizione del TOdays Festival si prospetta interessante per gli appassionati di musica rock, pop e indie. Tre sono i nomi finora annunciati. Calcheranno insieme il palco il 25 agosto il cantautore canadese Mac DeMarco (che presenterà “This Old Dog”, il suo ultimo lavoro, interamente acustico) e PJ Harvey. La regina del rock approderà a Torino per presentare il nono album in studio, “The Hope Six Demolition Project”, in un concerto (unica data italiana) che promette di mescolare “interiorità, storia, rock e ricerca”.
Howe Gelb: in arrivo al Bravo Caffè di Bologna i suoi “Future Standards”
Si esibirà il prossimo 29 marzo sul palco del Bravo Caffè di Bologna Howe Gelb, cantautore statunitense, noto come leader dei Giant Sand, band di culto del rock alternativo americano. Il musicista è in Italia per presentare “Future Standards”, il nuovo album solista, pubblicato a novembre 2016 per l’etichetta Fire Records.
Immaginate un bar fumoso all’ora di chiusura. Immaginate un uomo con il cuore spezzato, che finisce d’un fiato l’ultimo bicchiere di whisky. Immaginate una coppia di amanti che si tiene per mano nel tavolino in angolo, sussurrandosi all’orecchio parole d’amore. Immaginate un vecchio jukebox che passa un pezzo cantato da Sinatra, “Killing me softly” forse.
TaxiWars live, una miscela esplosiva di jazz e rock
Il bello dei concerti nei piccoli club, il bello dei live nei locali underground, è che i musicisti devono passare in mezzo al pubblico per salire sul palco. E, dopo lo show, può capitare a volte che li ritrovi a bere una birra al bancone, proprio accanto a te. A brindare con te, tra un autografo e l’altro, tra una fotografia e l’altra. Così è stato con i TaxiWars, che si sono esibiti sul palco del Covo Club di Bologna il 3 marzo scorso.
Nato tre anni fa da un’idea di Tom Barman (leader del gruppo indie “dEUS”) e del sassofonista Robin Verheyen, il progetto fonde in modo originale sonorità jazz ad un alternative rock energico e a testi poetici. Sono già due gli album all’attivo: “TaxiWars” (2015) e “Fever” (2016), che la band belga sta presentando in giro per l’Europa, toccando per la prima volta anche l’Italia. Sul palco, insieme a Barman alla voce e a Verheyen al sax, ci sono il bassista Nicolas Thys e il batterista Antoine Pierre.
Wallis Bird, quando la musica diventa gioia
Al Bravo Caffè hanno abbassato le luci, la band è già sul palco. “Wallis se la sta prendendo comoda, per il momento pensiamo noi a intrattenervi” – scherza Sam Vance-Law, violinista e tastierista del gruppo, che con i suoi pezzi ha aperto tutti i concerti del tour di Wallis Bird. Insieme a lui ci sono il cantautore Aidan Floatinghome (chitarra e clarinetto) e la polistrumentista Emma Greenfield. Le sonorità calde e intimiste dei brani di Sam Vance-Law preparano il pubblico per Wallis. Fino al momento in cui la musicista sale sul palco (mascherata con abiti maschili e un paio di baffetti alla Charlot), si piazza alle percussioni e duetta con Emma alla voce. Non ci vuole molto a rendersi conto che sarà un concerto da ricordare. L’occasione è il tour di presentazione di “Home”, quinto album per la Bird e – per molti versi – il suo lavoro più maturo e completo. Il tema del disco si lascia intuire già dalla copertina, dove Wallis abbraccia la sua compagna e musa ispiratrice Tracy, ritratta di spalle. “Home” parla di una storia d’amore e delle sue tappe, di come i sentimenti evolvono e si fanno più intensi, man mano che la relazione cresce. “Dietro Home c’è proprio questo” – ci racconta Wallis – “c’è la felicità, ci sono le maggiori soddisfazioni della vita, l’amore, il realizzarsi. Home è un ringraziamento e la chiusura di un capitolo. La vita che ho sempre desiderato è qui”.
Vinicio Capossela, quando l’ombra invade il teatro
È partito a fine febbraio il tour di Vinicio Capossela, “Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi”, per portare sul palco l’ultimo album (“Canzoni della Cupa”, appunto), insieme a brani di repertorio che girano intorno al misterioso leitmotiv dell’Ombra. Lo spettacolo, messo in scena nei principali teatri italiani, ha fatto tappa anche a Bologna il primo marzo scorso, registrando il tutto esaurito.
“Da molti anni, nei tour che seguono l’uscita di un disco, mi sforzo di mettere in scena l’immaginario dell’opera” – racconta Capossela – “In questo tour l’Ombra è la materia sostanziale, esistenziale, scenica dello spettacolo. Si tratta di abituarci al buio e finire in una specie di ipnosi a metà tra veglia e sonno che faccia affiorare in noi le creature che ci abitano”.