Category Archives: Sensazioni
Pillow Fight – Evil Walk
Hard Rock": la traduzione letterale di questo termine è "pietra pesante". Questa è l’espressione che mi è più congeniale per descrivere questo gruppo.I Pillow Fight, formazione laziale di Frascati, propone "Evil Walk", EP di 5 traccie, come una sorta di tributo ai loro idoli AC/DC, ma per quanto mi riguarda, rivedo molto più dello stile dei Guns’n’Roses e dei Kiss che del gruppo australiano.Voglio fare una premessa: il genere e i gruppi in questione non mi sono mai piaciuti, ma per l’ennesima volta ho trovato tesi che mi sostenessero.
SANTO NIENTE – MARE TRANQUILLITATIS
Ricordo come fosse ieri quando all’Oasi San Martino, mai troppo compianto locale di Acquaviva delle Fonti, nel febbraio di due anni fa, durante il concerto del Santo Niente, ascoltai per la prima volta l’inedita “Cristo nel cemento”. Quei suoni mi riportavano alle produzioni targate C.P.I. e mi facevano ipotizzare un futuro nuovo album roccioso e sferragliante.
Ma si sa, Umberto Palazzo è artista poliedrico, la cui imprevedibilità è stata negli anni efficacemente canalizzata, tra l’altro, nel suo album solista “Canzoni della notte e della controra”, sospeso tra la malinconica poesia di Piero Ciampi e l’ombrosità di Nick Cave e nell’esperimento esotico e strumentale “El Santo Nada”.
Proprio alla luce di tale versatilità va accolto “Mare Tranquillitatis”, che già nel titolo allude a questa pulsante voglia di nuove esplorazioni. Se l’accoppiata iniziale “Cristo nel cemento” e “Le ragazze italiane” davano forza all’idea che m’ero fatto quella sera, è il libro delle storie di umanità varia che si apre con “Un certo tipo di problema” a confonderla piacevolmente, fino a ridurla in brandelli. “Maria Callas” ha la scontrosa grazia con cui Saba rivestì la sua Trieste. “Sabato Simon Rodia” racconta la storia del minatore emigrante semianalfabeta che costruì le Watts Towers di Los Angeles, scarnificando la musica, ridotta a suoni sospesi e rumori di fondo, in modo che la parola possa esprimere tutta la sua potenza. E’ invece la sezione ritmica a giocare un ruolo essenziale in “Un certo tipo di problema”, storia questa di miseria urbana, grigia di droga e di solitudine. Con “Primo sangue” l’album tocca il punto più alto: un vero e proprio mantra ipnotico che, in oltre 10 minuti, miscela chitarre elettriche e beat house con una maestria che solo chi da anni interpreta e asseconda l’umore del pubblico misurandosi dietro una consolle, può permettersi.
“Mare tranquillitatis” è un album che trasuda coraggio, per una manciata di motivi: innanzitutto, se in tempi di cover band, tribute band e compagnia scimmiottante già proporre musica propria è da eroi, osare con sperimentazioni che frantumano schemi e classificazioni, sfiora il martirio artistico; in seconda battuta, voltare le spalle alle mode e agli appiattimenti emulativi per cui chi non ha fatto in questi ultimi anni un album “alla Teatro degli orrori” è un nerd, è segno di forte personalità; poi ancora, infarcire i testi di spunti letterari, in un paese in cui un italiano su due non legge affatto, è da kamikaze; infine e più in generale, continuare a pubblicare album in un periodo in cui la domanda è fiacchissima considerato che mai, come oggi, si consuma musica, però mai come oggi questa non si compra, è davvero da impudenti!
ALPHAWAVE
Oggi vi racconto la storia di Antonello Brunetti e della sua band, gli Alphawave. Antonello è un ragazzo un po’ cresciuto, di 32 anni, con la musica dentro, e quando dico dentro intendo che fa parte di lui, non è un passatempo, non è una passione e basta, è amore, un amore di cui ti nutri, un amore per il quale vivi. E’ così che si racconta lui, in un’occasione dove ho avuto modo di conoscerlo. Un ragazzo d’altri tempi, umile e volte anche timido, ma pronto a dare tutto se stesso per questa arte, che poi, più che arte, per lui è proprio uno stile di vita. Ci racconta la sua storia, quella di un bambino che, a quattro anni, stava già sul palco e strimpellava una chitarra cantando, è la storia di un uomo la quale madre studiava per gli esami del conservatorio, mentre lo teneva in grembo, è una storia di un uomo sensibile, che esprime ciò che sente attraverso la musica.
VERDECONIGLIO
Cari amici di Sulpalco, oggi vi presento una band che ho conosciuto attraverso la trasmissione Heroes of the nigh, quando ho acceso la radio, pensavo che in trasmissione vi fossero i Negramaro e stavo mandando gli accidenti ai miei amici conduttori, per non avermi invitata. Poi ho realizzato che si trattava di questa bravissima cover band.
Vi posto l’intervista che mi hanno rilasciato :
Ciao Verdeconiglio, benevenuti nella nostra pagina, allora … Chi siete? Cosa fate nella vita? Presentatevi.
VI PRESENTO I KPANIC
Ciao amici di “Sulpalco”, oggi vi presento una band molto interessante, i “Kpanic”. Interessante, perché l’abbiamo vista nascere solo nel 2012, ma il livello di musica che il gruppo ci propone è molto alto, questo lo dimostra la loro vincita , alla loro prima competizione, raggiungendo proprio il primo posto. Il genere di musica che ci propongono è un mix di metal, grunge e crossover, che non tutti conoscono, è un genere che raggruppa materiale preso da più generi , superando i confini della musica tradizionale e dei suoi stili.