Author Archives: Chiara Alaia
FM4 Frequency Festival 2017: il Ferragosto rock di Vienna
Si svolgerà dal 15 al 17 agosto 2017 il festival FM4 Frequency, una delle rassegne musicali più importanti dell’Austria, promosso dalla stazione radiofonica FM4 e giunto ormai alla sua quindicesima edizione. 120.000 appassionati di musica indie, rock, pop ed elettronica si raduneranno anche quest’anno a St. Pölten, località immersa nel verde ad appena trenta minuti da Vienna, per ascoltare artisti e band tedeschi e internazionali. Dopo aver ospitato star del calibro di Radiohead, Queens of the Stone Age, Oasis, Foo Fighters, Linkin Park, The Prodigy, The Chemical Brothers, Manu Chao e Massive Attack, il festival austriaco vanta anche quest’anno una line-up straordinaria, con headliner Billy Talent, Mumford & Sons e Placebo.
BOtanique all’insegna del jazz, con Bill Frisell e Kamasi Washington
La rassegna bolognese “BOtanique” – festival estivo di musica dal vivo, giunto ormai alla sua ottava edizione – può vantare quest’anno di aver ospitato due nomi di grido nel panorama jazzistico internazionale, ad appena un paio di settimane di distanza l’uno dall’altro. Stiamo parlando di Bill Frisell – che ha musicato e portato sulle scene il documentario di Bill Morrison, “The Great Flood” – e di Kamasi Washington, in tour per presentare il suo ultimo album, “The Epic”.
Itchy Teeth: “Portiamo la nostra musica in giro per l’Europa e questo ci rende felici”
“Siamo una band alternative che vive in un’auto”, scrivono su Facebook. “E la nostra musica ha il suono della nostra vita insieme. […] I nostri fan diventano nostri amici. Abbiamo Fender, fanzine e vinili. E abbiamo anche una batteria arancione”. Poche righe che colgono alla perfezione l’essenza degli Itchy Teeth, la band indie-pop britannica che negli ultimi anni sta conquistando anche il pubblico italiano.
Dopo il successo riscosso nelle recenti edizioni del Ferrara Buskers Festival e in tour fitti di date, il gruppo (formato da Xav Clarke e Charlie Hannah alle chitarre e alla voce, da Oli Booker alla batteria e da Big M al basso) è tornato in Italia la primavera scorsa per promuovere l’omonimo album d’esordio, “Itchy Teeth”.
Il dream pop made in Bologna: intervista ai Dade City Days
Abbiamo sentito per la prima volta i Dade City Days al Covo Club di Bologna, dove hanno condiviso il palco con i Milburn, storica gloria del brit-pop. Ci hanno colpito i Dade City Days, con il loro mix di sonorità dream pop, shoegaze e new wave. Ci hanno affascinato con melodie capaci di evocare atmosfere sognanti e rarefatte, per poi trasformarsi in improvvise esplosioni di suono. Nata quattro anni fa, la band bolognese – formata da Andy Harsh (voce, chitarra, synth), Gea Birkin (basso e voce) e Michele Testi (batteria e drum machine) – ha all’attivo un debut album, “VHS”, e una lunga lista di live e collaborazioni. Abbiamo avuto il piacere di scambiarci due chiacchiere e questo è il risultato.
True Colors: quando la musica è a colori, di quelli veri
Prendete la voce incantevole e calda di Cristina Alagna, unite il tocco e il groove di Alberto Bergonzoni alla chitarra, aggiungete le ispirate reinterpretazioni acustiche e intimiste di standard jazz e classici soul, pop e blues, e poi condite il tutto con un pizzico d’ironia: ecco che avrete i True Colors.
Il nome del duo non solo cita la celebre hit di Cindy Lauper (presente, tra l’altro, nel repertorio), ma soprattutto, spiega Cristina, “descrive il nostro modo di vedere la musica e, più in generale, la vita. I colori della musica, delle note, delle dinamiche, delle emozioni. Colori veri, perché la musica si fa col cuore e con l’anima, non solo con la tecnica. E questo è quello che abbiamo voglia di dare a chi viene ad ascoltarci: pezzettini di noi. Il nome “True Colors” è stato il frutto di un’intensa serata di riflessioni tra amici sull’opportunità di dare al duo un nome proprio, piuttosto che qualcosa del tipo: “Alberto Bergonzoni e Cristina Alagna Acoustic Duo”. Io e Alberto eravamo concordi nel ritenere che il progetto avrebbe dovuto avere un nome suo, una vita propria, un codice fiscale, un piatto preferito e una carta d’identità valida per l’espatrio. In Italia sono tempi duri per la musica, si sa”.