NEODEA

Debutto discografico di grande spessore per i Neodea, gruppo milanese nato nel 2005 e giunto alla prima pubblicazione ufficiale grazie all’indiscusso intuito di Cristiano Santini della Black Fading Records.

Un lavoro intenso, vigoroso e potente: quasi un viaggio spazio-temporale che ci riporta alle origini di quel sound che all’inizio degli anni novanta ha consegnato al grande pubblico la rivoluzione di Seattle e della sua musica.

I Neodea, ispirandosi ai migliori Pearl Jam, Soundgarden ed Alice in Chains, apportano qualcosa di davvero nuovo ad un mercato musicale che sforna ogni giorno il cantante/gruppo del secolo (ad uso e consumo dell’ascoltatore medio e destinato, nel 99,9% dei casi, a scomparire nell’oblio musicale gia’ dal giorno successivo): un sound strutturato ed energico che si sposa perfettamente con linee melodiche immediate e liriche intense e penetranti.

Ogni canzone di Teorema del delirio, pubblicato il 28 Ottobre 2009 e disponibile presso i più importanti negozi di musica dal 19 Novembre 2009, è un crescendo di emozioni.

I ritornelli si aprono prepotentemente sulla scia di strofe attente e riflessive in un’esplosione di potenza e carattere che fa dei Neodea una realta’ esclusiva nel panorama musicale italiano.

Piu’ di una volta, nelle mie recensioni, ho posto l’attenzione sul coraggio di tutti quegli artisti che si accingono a proporre testi in italiano, una lingua difficile da digerire per la durezza dei suoni e per via della complessita’ di un lessico che rende complicato esprimere un pensiero compiuto in poche parole.
I Neodea ci sono riusciti: hanno internazionalizzato una lingua, la nostra, piu’ adatta al neomelodico che alla ‘prepotenza’ del rock, rendendo piacevole l’ascolto anche a chi, e sono tanti, ha un approccio dedicato prevalentemente all’aspetto musicale-strumentale.

Luca – alla voce -, Chicco – alla chitarra -, Igor – al basso – ed Emiliano – alla batteria – rappresentano davvero una nuova e piacevole realta’ nel mondo del rock italiano.

Una particolare menzione mi sento di dedicarla a chi si e’ occupato della registrazione della voce di Luca: sebbene sia gia’ naturalmente potente ed espressiva, si e’ riusciti ad esaltarne sfumature uniche, amalgamandola perfettamente con l’ottima sezione ritmica ed i riff di chitarra.

Il consiglio per il primo ascolto: cuffie da studio, equalizzazione corposa, volume alto (occhio alle orecchie, però) e play. Penetranti!

P.S.: per chi volesse ascoltarli dal vivo, il prossimo live e’ previsto al Black Hole di Milano (Viale Umbria, 118) il 9 Dicembre 2009.