Marcello Murru – Bonora
Dopo una giornata ad ascoltare musica di vario tipo, iniziando coi Pretty Boy Floyd, passando per Jetboy, Morticia’s Lovers e concludendo verso le 23 con The Hellacopters (e vi avverto che non è stata una giornata movimentata) mi accingo a buttare le mio ossa ormai sfinite sul letto, quando dando un occhiata ai cd da recensire, resto come fulminato dal volto intenso, quasi da ospite non invitato, che spadroneggia il front del proprio CD, di Marcello Murru. Quindi a seguito di questa mezza rivelazione mistica opto per inserire nel lettore “Bonora” .L’intensità dell’intimità che sprigiona il tondeggiante pezzo di plastica, avvolge la mia camera e la mia anima, mi mette a mio agio e mi fa apprezzare la bellezza oggettiva di canzoni come “Blu” “La Stagione Di Un Ragazzo” la title track, “19” e tutto l’album in generale. Il Poeta (e di rado cantante) ci regala un susseguirsi di emozioni, forti e deboli, condotte quasi per mano dalla voce confidenziale e dai lunghi tratti intimistici di questo artista sardo d’adozione romana. Ed è proprio la voce, usata sempre con la stessa modulazione nelle linee vocali, a essere il filo conduttore di un album di atmosfere un po’ particolari, questo simil Paolo Conti sopperito dalla devastante personalità dello stesso Murru a regalarci poesia sublime, maledetta o di tutti i giorni. Da un estratto della presentazione del CD “[.] Parla al cuore, direttamente, perchè ne conosce le storie e ne possiede gli accenti.Gli è sufficiente il silenzio puro dell’ascolto. Abbiatene cura.
Da regalare. Da incentivare. Da Pubblicizzare. Da avere. Questa è la Vera Gente dell’Underground!!!Ed io che avevo deriso il cd, il nome ed il titolo!!Che Gaffe!!!