ZiDima

Un benvenuto agli ZiDima dallo staff di SulPalco!
Ciao. grazie a voi per averci contattato!

Come e quando nasce il vostro progetto…
I cardini di questo progetto sono Roberto (chitarre) e Sigfrido (basso), che suonano insieme praticamente da una vita. ZiDima nasce e si sviluppa dal loro incontro, dalla loro passione verso il fare musica, e soprattutto da questa lunga amicizia.
dopo diversi cambi nella line up, la formazione attuale è composta anche da Mattia (chitarre), Alessandro (batteria) e il sottoscritto, Manuel (voce e parole).
i primi demo a nome ZiDima sono datati 1999.
il genere di riferimento è comunque rock rumoroso.
il sito internet con tutti gli aggiornamenti e il download gratuito dei nostri lavori è www.zidima.it

Generalmente come nascono i vostri brani?
Spegniamo le luci, accendiamo i lumini e improvvisiamo in sala prove. praticamente sempre. e registriamo tutto. poi cerchiamo di sviluppare quelle cose che ci hanno stuzzicato e che almeno in fase embrionale ci sono sembrate essere interessanti. così succede che per settimane ristagniamo su qualche giro, lavorando sulle strutture, gli arrangiamenti e sull’affiancamento con le parole, prima magari di stroncare il tutto per noia.
come succede anche che il pezzo nasca e mantenga integralmente la sua forma originale. è il caso ad esempio di “Gelatina” e “La tua bocca violata”, che oltre alla loro struttura primaria, hanno mantenuto anche la primissima bozza di testo.
in effetti si potrebbe anche dire che i pezzi nascano quando ne hanno voglia loro..

Date molta importanza ai testi delle vostre canzoni?
Non so “molta”. certo per me che li scrivo sono importanti. perchè comunque presentare le mie cose mi dà sicurezza ed è l’unica cosa che mi rende credibile davanti a un microfono.
se l’importanza è riferita all’attenzione sui contenuti o al lavoro sulla forma, il procedimento è più o meno lo stesso che porta alla creazione delle parti sonore. magari in sala provo a declamare qualcosa di scritto in passato, o magari è l’atmosfera del momento a suggerirmi qualche espressione, o magari chiudo gli occhi e sparo una cozzaglia di parole: quelle che si affiancano meglio o peggio poi solitamente finiscono nel testo definitivo.

Quali sono i principali gruppi che vi hanno maggiormente influenzato?
Qui ognuno avrebbe una lunga e variegata lista da sottoporti. ed e’ strano che alla fine nelle recensioni emergano poi soprattutto le mie di influenze: ma questo è un mio cruccio e rischio di diventare ripetitivo.. sommariamente diciamo che all’interno del gruppo c’è una corrente affascinata da quelli che sono considerati i mostri sacri della musica rock (quindi Beatles, Joy Division, Pink Floyd, Doors, ma anche Bowie, Nick Cave, Lou Reed) e un’altra (più giovane e forse meno “appassionata”) che indubbiamente ha subito le suggestioni del grunge, del crossover e del noise rock americano.
in Italia i riferimenti credo siano invece fin troppo espliciti.. anche se personalmente da un pò di tempo sto riscoprendo i cantautori tradizionali come DeGregori, Battiato, Paoli, Tenco, e quelli più “attuali” come Canali e Benvegnu’ (a mio avviso i loro ultimi dischi sono tra le cose migliori prodotte in Italia negli ultimi anni)

Avete sempre cantato in italiano?
Prima del mio ingresso alla voce c’era Margherita. e anche con lei i testi erano in italiano. quindi da sempre ZiDima si esprime in italiano. forse perchè crediamo che questa sia una lingua che possa lo stesso creare fascinazioni, anche in un genere come il rock

Come definireste il vostro sound?
Lo definirei grezzo, cupo e nervoso. a tratti abrasivo forse. le cose che personalmente preferisco sono quelle caratterizzate dagli sbalzi tra vuoti e pieni. e nei secondi le chitarre non mi sembra risparmino le graffiate. insomma dissonanze e distorsioni, riverberi, masse sonore con atmosfere tese e vortici emotivi evocati ed esplicitati senza ritegno.
sì, siamo anche noi tra i cadaveri dell’indie noise ancora a passeggio, in effetti.

Tanti sono i gruppi che seguono la strada dell’autoproduzione. Voi come la vivete? La sentite come una scelta o come una costrizione?
Ci piacerebbe poter dire una scelta. in realtà per ora è una costrizione. tra le meno fastidiose, certo. anche perchè avendo tutti e per fortuna un lavoro e metà di ZiDima anche una famiglia, possiamo permetterci di vivere questa cosa del fare e proporre musica con un certo disincanto verso l’esterno.

Ci sono artisti italiani con cui vorreste collaborare?
Io rispondo Sux, soprattutto nella figura di Giorgio, e anche qualcuno dalla scena underground di Milano come BaiseNoir e Pekisch. e non è detto che in futuro ciò non possa accadere. solitamente quando dividiamo il palco con qualche band affine e se c’è reciproca curiosità, poi cerchiamo di mantenere sempre i contatti. è così ad esempio che negli ultimi mesi abbiamo conosciuto gli Hangover, validissimi, o che sono saltate fuori date come quella del prossimo 26 maggio al PowWow con gli AnonimoFTP. fortunatamente in questo sottobosco è possibile trovare ancora qualcuno che oltre a presentare la propria musica con cura e attenzione, sia anche disponibile a lasciarsi coinvolgere.

Meglio il live o lo studio?
Per me meglio il live. lo studio genera tensioni e aspettative che il palco invece è in grado di bruciare immediatamente.

Da 1 a 10 quanto pensate sia importante coinvolgere il pubblico in un concerto?
Considerando come vengano gestiti gli spazi a Milano, è importantissimo. poichè purtroppo sembra contare sempre di più la quantità del pubblico a discapito della qualità della proposta. dopo le ultime esperienze, abbiamo deciso di limitare le nostre esibizioni live escludendo ad esempio quei locali in cui è richiesto l’obbligo delle prevendite garantite. meglio piccoli spazi, gestiti con cura e sincerità, e con pubblico affezionato e interessato.

Progetti per il futuro?
Dopo l’uscita de “L’attesa” (ep autoprodotto nel maggio 2004), abbiamo dedicato la maggiorparte del nostro tempo a preparare i concerti. novità comunque ce ne sono. ci piacerebbe riuscire a colorare diversamente rispetto al passato i nuovi pezzi, dando loro una connotazione di genere più varia, meno diretta insomma. anche se poi quello che verrà fuori dovrà per prima cosa soddisfare il nostro gusto, senza condizionamenti eccessivi dall’esterno o dal panorama modaiolo. insomma, continueremo a comporre solo per il piacere di farlo, con tutto il nostro bel carico di limiti e pretese personali sulle spalle.

Grazie mille per la vostra disponibilità.Buon proseguimento da SulPalco.com!
Grazie a voi per lo spazio concesso. al prossimo incrocio..
manuel c. – ZiDima