Ambassadors of Rock at Hard Rock Cafè

Festa in grande stile quella per i 35 anni dalla fondazione dell’ Hard Rock Cafè International, in collaborazione con Radio Globo e Break Out Music Events che in esclusiva europea hanno organizzato un contest di tre giorni all’insegna della musica dal vivo. Nove band: The Actions, Divenere, D.I. (The Eye), Berna Park Hotel, Dàmien, Skuma, En-Sof, Progetto Palma, ADD selezionate dalla Break Out, si sono esibite sul palco dell’Hard Rock Cafè di Roma davanti al pubblico e una giuria di qualità composta da professionisti del music business e da giornalisti di settore quali: Alessia Gallo per Break Out, Giulia Palummieri per SulPalco.com, Francesco Rosati per ImpattoSonoro.it e Rossella Bottone per Sonorika.com, chiamati a valutare le bands mediante tre categorie: voce, arrangiamenti e presenza scenica.

“Ambassadors of Rock” è una kermesse in nove città: New York, Tokyo, Osaka, Orlando, Chicago, Caracas, Singapore, Hollywood e infine Londra dove dal 30 giugno al 2 luglio i vincitori del concorso potranno esibirsi insieme a star internazionali quali Roger Waters, The Who, Texas, Starsailor, Suzanne Vega… . in un concerto ad Hyde Park condividendo il backstage.

durante la serata conclusiva nell’Hard Rock Cafè romano è stata estratto anche un concorrente iscritto al concorso di Radio Globo che avrà diritto alla medesima vincita (volo e soggiorno per due persone, biglietti per il concerto ad Hyde Park, invito al party dell’Hard Rock Cafè di Londra e 150 sterline da spendere).

L’atmosfera che aleggia nel locale è quella di una tranquilla serata caratterizzata dallo stile dell’Hard Rock Cafè: sapore rock dagli arredi alla musica in sala, voci che si fondono e confondono nell’aria, un continuo andare e venire di persone dai tratti somatici peculiari del paese di prevenienza, multicultura che caratterizza l’abituale pubblico frequentatore di questo locale.

La musica si abbassa, le voci e i rumori tipici di un locale sono meno ovattati dalla stessa, Barbara Legnani (sales & marketing manager dell’Hard Rock Cafè) sale sul palco gli sguardi delle persone si fanno sempre pi? curiosi, mentre lei sorridente e solare presenta l’evento.

Durante la prima serata si sono esibiti gli A.D.D. (acronimo di Attention Deficit Disorder) band nata nel 2002 a Molfetta, i romani Skuma nati nel 2003 ed En-Sof.

I primi ad esibirsi sono la band di Molfetta ovvero: Giambattista Mastropierro al basso, il cantante Nico Messina, Roberto d’Elia alla chitarra e Sergio Felicetti alla batteria.
I loro sguardi sono quelli di chi sta provando ad emergere in una città che offre ancora poche possibilità agli artisti ed arrivare con le loro forze sopra quel palco è sintomo di quanto impegno, tenacia e soprattutto passione i cinque ragazzi investono nel progetto.

Il rock contaminato da influenze funky e pop proposto dagli A.D.D è di impostazione classica ricordando alla lontana gruppi come Infectous Groove o Faith No More, ma fortemente caratterizzato dalla loro energia che coinvolge il pubblico fino a strappare il primo sentito applauso della serata.

La seconda band ad esibirsi sono gli Skuma, ovvero: Andrea (basso e chitarra), Stefano (chitarra), Marco (voce), Antonio (batteria), propongono uno ska-punk venato di pop e rockabilly che con una buona dose di larvata e letale ironia affronta molteplici temi. Il gruppo tecnicamente riesce a trasmettere una buona preparazione, ma non convincono pienamente, complice il fatto che il loro sound è ormai inflazionato da numerosissimi giovani che percorrono la medesima strada e quindi per emergere bisogna dimostrare una creatività meno trita.

Affine discorso per gli En-Sof, band che ha chiuso la prima serata, hanno le idee chiare, dimostrano abilmente le loro qualità, ma non basta… non in quelle che vengono “catologate” sonorità hard rock – crossover, new wave.

Il secondo giorno dall “Ambassadors Of Rock” è caratterizzato in primis dal ritiro della band “Progetto Palma” a causa dell’indisponibilità vocale della cantante.

Piccole variazioni nella cronologia e durata dei live-set ed i D.I. sono sul palco. La band di Ingo Schwartz (bassista e produttore), David Gionfriddo (cantante e autore), Jean Schwartz (chiatarrista) e Stefano Baldasseroni (bassista) è una delle piacevoli scoperte dell “Ambassador Of Rock”. Il gruppo è autore di una buona ed efficace miscela di powerpop contaminato da rock ed elettronica.

Chiudono la serata i “The Actions” (vincitori del concorso), gruppo composto da Marta Argenio (voce, basso). Maurizio Stellato (chitarra, backing vocals) e Ivo Parlati (batteria, backing vocals), che esaltano con un rock dalle linee armoniche cantato in inglese, estremante trascinante e grintoso.

L’ultimo giorno di “Ambassador Of Rock” ha come ospite speciale Andrea Mattei speaker di Radio Globo, che si occuperà con il suo savoir faire e la sua professionalità della diretta sull’emittente radiofonica.

Questa volta tocca ai Divenere, nati nel 2005 dall’incontro di Dan (voce e inserti elettronici), Claudio (chitarra, cori e inserti elettronici) e Stefano (batteria), un buon esempio di alternative rock elettronico che ha regolato al pubblico un live set degno di note positive e incoraggianti per un buon percorso musicale.

I Berna Park Hotel, bizzarra band vicentina formata da LucaS (voce, chitarra, sintetizzatore…), Foya (basso) Pablos (Lead guitar), Les Keypol (tastiere, sampler, synth
Diezel…), probabilmente il progetto più originale dei tre giorni dell “Hard Rock Cafè. Propongono un rock-progressive sperimentale decisamente interessante che non lascia dubbio sulle sue radici che si intrecciano tra le note dei grandi del passato come Franz Zappa e il suo “discepolo” Beefheart strizzando però l’occhio al nuovo corso del rock estremo e sperimentale di Mike Patton nei suoi temibili Fantomas.

Chiudono il concorso i Dàmien, band di Pesaro composta da Enrico Boccioletti (voce e chitarra), Ernersto Marchetti (basso) e Damiano Simoncini (chitarra) che propone popcore a metà strada tra l’indie-rock italiano e l’america degli Strokes ben curato negli arrangiamenti e nello stile.

I tre giorni all’Hard Cafè sono un ulteriore manifestazione del vivo fermento creativo che caratterizza l’underground italiano.