AISTESIS – Omonimo
1 – Aracnos, 05:13
2 – Nato da un sogno, 05:45
3 – Farisei e supplicanti, 03:59
E’ pop mediterraneo magistralmente suonato, quello dei baresi Aistesis. Francamente un rigido riferimento ad un genere non è impresa semplice, poichè in questo progetto confluiscono influenze disparate: dall’orientamento classico del pianista Francesco Corleto, alle ritmiche etniche del percussionista Roberto Chietera, all’attitudine eclettica di Francesco Cacciapaglia, fondatore della band nell’anno 2002 (subito affiancato in quest’avventura dal manager Mario Pepe).
Ascoltando i tre brani che compongono questo esordio (trattasi di un mini-cd promozionale, ma è in preparazione il full-lenght), rilevano immediatamente pulizia sonora (merito soprattutto del fonico-batterista Lello Patrono, ben supportato dal basso di Andrea Serrano) e gusto assai raffinato negli arrangiamenti, nonchè cura nella stesura testuale.
La voce di Francesco Cacciapaglia (impegnato anche nelle vesti di chitarrista) convince, e col tempo sono certo guadagnerà anche in maggiore scioltezza e duttilità. Come anche, avendo io assistito ad un loro concerto, sono sicuro che l’intera band imparerà presto a possedere il palco al meglio.
Il mio brano preferito è senz’altro “Farisei e supplicanti”, per pathos e struttura, tuttavia non scorrono di certo anonime “Aracnos” (metafora di chi si ritrova ad annegare nel suo stesso veleno) e “Nato da un sogno”, il cui testo delicato merita un plauso.
Attendo il disco pieno degli Aistesis, convinto del fatto che non potrà non funger da suggello al loro evidente valore.
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