Unnamed
Presentatevi ai lettori di SulPalco.com. (nome del gruppo, motivazione che sta alle spalle di questo nome, nomi dei componenti e strumenti suonati)
Daniele: Il nome della nostra band è Unnamed, ci abbiamo messo un pò a deciderlo, nonostante i vari nomi che proponevamo nessuno sembrava che si addicesse a noi…poi un nostro amico ci disse che dato che non trovavamo niente di adatto ci potevamo chiamere Unnamed,( senza nome, gli innominabili…) l’ idea ci è subito piaciuta e cosi è stato. Il gruppo è cosi composto:
Daniele Voce e chitarra
Emanuele chitarra e 2′ voce
Sara basso e cori
Martino batteria e cori
Quale data si può considerare “di nascita” del gruppo?
D: La prima idea di formare la band e stata mia e di Emanuele (Piffe) e cosi nei primi mesi del 2000 iniziammo con le nostre prime prove…ma poi come nella maggior parte delle band ci sono stati dei cambiamenti e la formazione ufficiale è stata raggiunta nel 2001.
Cosa intendete per “usare la musica come psicologa”?
D: Usare la musica come psicologa è una nostra necessità, questa frase è riferita a noi stessi, e un modo per esprimersi e esternare i nostri sentimenti, problemi e tutto quello che fa parte della vita quotidiana. C’è chi butta fior di quattrini per psicologi o gente simile, invece nel nostro caso gli “psicologi” sono la gente che ha voglia di ascoltare e capire questo tipo di musica e per noi questo e molto importante…”guariremo mai?”
Venite da Lucca. Come giudicate la vostra scena musicale?
D: Direi che la scena musicale qui non è delle migliori sicuramente, se non sei alla “moda” sei automaticamente etichettato e parlo soprattutto di chi fa grunge basta prendere come esempio dei gruppi della zona che hanno avuto molto piu successo nel resto di Italia che qui. E poi hanno il coraggio di mettere cartelli grossi come case con su scritto Lucca città aperta e solidale!
Preferite la dimensione live o le lavorazioni di studio?
D: Sicuramente preferiamo il live quando siamo sul palco riusciamo ad esprimerci totalmente e a tirare fuori tutta l’ adrenalina che è nei nostri corpicini.
Quale la difficoltà più grande che incontrate nel diffondere la vostra musica?
D: Di difficoltà ce ne sono molte, ad esempio la società stessa, sembra che ora come ora per aver successo contino di piu tette, culi e fighetti abbronzati che le doti stesse di un musicista. Dove sono finiti i veri valori?
Raccontateci un episodio bizzarro che vi è accaduto! Come gruppo, intendo.
D: Credo sia quando siamo arrivati 2′ al nostro primo concorso, visto e considerato che qui per i concorsi c’è una gran “mafia”,
se hai bune conoscenze sei a posto altrimenti a malapena ti cagano ( sappiamo di concorsi che prima che iniziassero avevano gia scelto il vincitore) invece a “Rock Night 03” non conoscevamo nessuno e è andata bene! E questa cosa ci è sembrata molto strana e bizzarra! ( chiaramente eravamo fuori Lucca. )
E fin qui abbiamo parlato della vostra vita artistica. Passiamo ora a domande più “personali”. Cosa fate nella vita? Quando non suonate, naturalmente.
D: Io e Pffe lavoriamo mentre Sara e Martino studiano, poi ci piace divertirci, fare scampagnate, e “sclerere di tetsa” ( nel senso buono naturalmente. )
Che musica ascoltate?
D: Abbiamo un buon spazio musicale fra tutti, si passa dal grunge al metal, al punk, l’ hc e tutto il vero e buon rock che fa parte della storia musicale.
Il film preferito.
D: Io personalmente ho molti film che mi piacciono, ma quello che preferisco è il Corvo (ma soltanto l’ originale!)
E il libro?
D: Il libro invece è: “I fiori del male” di Charles Baudelaire!
La musica per voi è semplicemente passione, o puntate a farla diventare anche il vostro futuro lavorativo?
D: Per noi la musica è molto più che passione, un traguardo da raggiungere per la realizzazione di noi stessi, tanto da farne una ragione di vita, e per questo ( se ci sarà possibilità ) lasceremo alla musica le nostre “dipendenze”
Progetti per il futuro?
D: Continueremo la nostra strada, qualsiasi cosa comporti, il nostro obbiettivo e suonare un giorno davanti a una marea di persone che sono li perchè apprezzano e condividono quello che fai, non cerchiamo glorie,
vorremmo solo continuare a tener alto il valore della vera musica.
Ultima richiesta: un saluto agli affezionati frequentatori di SulPalco.com.
Ciao a tutti dagli Unnamed grazie a Vanni per l’ intervista e grazie a voi per l’ attenzione che ci avete concesso!!!!!!!