MOTH’S TALES – DECADENT TRUTH
Purtroppo all’interno del pacchetto postale giuntomi non c’è null’altro che il cd con “copertina”, i titoli dei dieci brani, formazione e informazioni relative a testi, musiche e registrazione. Non sono quindi in possesso di elementi indicativi quali biografia, curriculum o rassegna stampa che alla fine risultano utili riferimenti per chi scrive, considerato che l’unico approccio alla band (in questo caso i friulani “Moth’s tales”) passa attraverso il supporto audio. Ma forse non è un male, considerando che probabilmente il parere viene fuori meno condizionato e più “istintivo”.
Ragazzi, è a tratti imbarazzante l’analogia del cantato della vostra Caterina Signor con la O’Riordan dei Cranberries e, credetemi, questo non è necessariamente un complimento. Non perché la voce di Dolores non valga una pippa, bensì perché ricercare percorsi originali, seppur “ispirati”, sarebbe prerogativa gradita particolarmente a chi, colpito da un promo musicale, decide di puntare su di una band scucendo un bel po’ di quattrini.
Di primo acchito, poi, non posso non notare gravi e ripetute imprecisioni ritmiche, una registrazione approssimativa, nonché soluzioni melodiche prevedibili che rendono piuttosto monotono il pop-rock proposto. La lunghezza delle tracce non aiuta, anzi a tratti risulta addirittura stancante. Non so quanti anni avete, tuttavia “Decadent truth” mi pare un lavoro acerbo, seppur non privo di spunti interessanti, embrioni di soluzioni possibili.
Nel mio piccolo vi suggerirei di concentrarvi maggiormente su un numero limitatissimo di pezzi, affinandone l’arrangiamento con gusto personale e padronanza.
In bocca al lupo!